ABBIATEGRASSO – Una data storica il 12 dicembre, lo ha ricordato il presidente del Consiglio comunale Adriano Matarazzo. Prima di dare la parola ai consiglieri ha infatti rievocato il vile attentato del ’69  che “aprì la stagione della strategia della tensione, tra le 17 vittima anche un abbiatense, Angelo Scaglia. Ancora non tutto è chiaro, quel che è certo  è che non deve più accadere niente di simile”. Subito dopo è stato ricordato Enzo Bianchi, “deceduto dopo un periodo di sofferenza per una malattia per cui non si è trovata una cura appropriata. Una persona che ha dato molto alla collettività, sia tramite l’associazione Avo che con Azione Cattolica dove aveva a cuore soprattutto la formazione del giovani”. L’ass. Graziella Cameroni è intervenuta per informare sull’accoglienza profughi. “Il 22 novembre abbiamo ricevuto dal Prefetto la convocazione dell’incontro del 24 per affrontare la problematica profughi. Giovedì 24 eravamo presenti tra i 7 comuni più popolosi per zona omogenea, a rappresentare l’abbiatense e il magentino. Questo perché non avendo ricevuto risposte adeguate, nel primo giro di confronto con i comuni convocati, ora il Prefetto ha convocato i comuni capofila per creare collegamenti col territorio. Assistiamo a continui nuovi sbarchi anche con i gommoni e i profughi affluiscono verso nord , si prevedono 200.000 persone entro fine anno. L’area metropolitana ne ospita 5841. Milano città 3.940, i centri maggiori  poi sono Bresso (780) e altre concentrazioni con 200/300 persone. Solo 34 comuni su 134 della Città Metropolitana hanno all’attivo progetti di accoglienza. Il Prefetto intende coinvolgere tutti per l’accoglienza. Dopo le festività natalizie sarà convocato un tavolo, sarò portavoce delle progettualità del territorio”. La cittadinanza onoraria al prof. Silvano Fantato, presentata dall’ass. Avo con 250 firme, è stata conferita con voto unanime del Consiglio. Il prof. Fantato, primario di ortopedia dell’ospedale C. Cantù dal ’79 all’86, ha compiuto 90 anni proprio il giorno del conferimento dell’onorificenza, più che mai meritata e dovuta non solo per la sua competenza riconosciuta a livello internazionale ma per la dedizione agli ammalati di giorno e di notte, alle tante prestazioni gratuite. E.G.