ABBIATEGRASSO – La festa di Natale, la più importante delle nostre tradizioni, la più attesa soprattutto dai bambini, per i regali e per l’atmosfera che caratterizza l’attesa, gli scambi di auguri, il riunirsi delle famiglie a volte solo in questa occasione, rende speciale questo giorno per tutti. La scelta del preside di Rozzano di vietare canti e simboli del Natale ha scatenato molte polemiche a livello nazionale e ha costretto anche gli indifferenti a prendere una posizione, da più parti la posizione di chi dice di voler rispettare gli altri cancellando o camuffando il Natale come “festa d’inverno” è definita “scelta pretestuosa e tristemente ideologica”, il Natale non è visto come limite neppure da persone dedite a culti diversi, che invitano semmai ad aggiungere anziché escludere, a non rinunciare alla propria storia e a rispettare e approfondire quella degli altri. Il presepe non dev’essere strumentalizzato da nessuno, può essere invece occasione per trasmettere valori fondamentali. Non solo rappresentazione della nascita di Gesù ma un inno ad ogni nascita e alla sacralità della vita che va rispettata sempre. La grotta, la capanna, la mangiatoia, i pastori, la famiglia dei due sposi col bambino, tutti i personaggi sono una rappresentazione storica che richiama luoghi e momenti precisi ma che fa riflettere anche su tante realtà che ci circondano, sulle tante nuove povertà, sul perenne primario bisogno dell’umanità: solidarietà e amore. E.G.