ABBIATEGRASSO – C’è un importante aggiornamento per la Causa di canonizzazione del Servo di Dio Padre Carlo di Abbiategrasso, radicata presso la Congregazione dei Santi in Vaticano. Il 30 maggio scorso, il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei Santi, ha ricevuto otto lettere postulatorie con la richiesta che si accelerasse il prosieguo della Causa con la convocazione dei teologi, vescovi e cardinali deputati all’esame della “positio”, cioè la documentazione raccolta dalla Commissione Storica Diocesana attestante “l’esercizio eroico”, da parte di Padre Carlo, delle virtù teologali (fede, speranza, carità) e cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza), documentazione confluita in una relazione la cui validità è già stata a suo tempo riconosciuta. Le otto lettere erano firmate da mons. Paolo Magnani, mons. Bassiano Staffieri, mons. Serafino Spreafico, mons. Franco Cuter, fra Sergio Pesenti, fra Alessandro Ferrari, fra Giovanni Spagnolo, fra Mariano Brignoli. Il 23 giugno scorso, il cardinale Amato ha scritto una lettera (vedi foto a fianco) a padre Carlo Calloni, Postulatore Generale dei Cappuccini a Roma, cioè colui che all’interno dell’Ordine segue le cause di beatificazione e canonizzazione, in cui tra l’altro si legge: “Considerato che la ‘Positio super virtutibus’ è stata consegnata alla Congregazione solo il 21 novembre 2017, La informo che, nonostante la lunga lista delle ‘Positiones’ che attendono il loro turno, la summenzionata Causa sarà sottoposta allo studio dei Consultori Teologi del Dicastero entro la fine del 2020. Se la Seduta avrà esito positivo, seguirà a tempo debito la Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi”, nella quale il Servo di Dio riceverà il titolo, attribuito dal Papa, di Venerabile, cioè meritevole di venerazione. “Ci vorrà ancora tempo, ma la Causa di Beatificazione sta seguendo il suo corso senza intoppi e anche con una certa celerità, considerando i tempi in genere richiesti da questa procedura complessa”, ci dice Mario Comincini, membro della Commissione Storica Diocesana il cui elaborato è alla base del processo canonico aperto a Roma.
Enrica Galeazzi