ABBIATEGRASSO – L’intervento di Barbara De Angeli (M5S) in Consiglio comunale è iniziato con la lettura della struggente lettera alla moglie di Pietro Carughi, deportato abbiatense, proiettata durante il precedente Consiglio comunale, “quest’uomo – ha detto la portavoce del M5S – che non ha mai visto suo figlio Cecchino che era seduto in prima fila con gli occhi lucidi per l’emozione…io chiedo perdono al sig. Francesco perché l’istituzione di cui sono parte, dopo aver dichiarato l’importanza del vigilare perché non si ripeta più, ha consentito un evento organizzato da un gruppo di estrema destra che ha provocato indignazione in gran parte dell’opinione pubblica, in particolar modo per i discutibili messaggi musicali che abbiamo visto in tanti nei filmati su instagram. Anche se dal punto di vista formale sono state fatte scelte in linea con la legge, occorreva avere la forza di dissentire, per rispetto nei confronti della famiglia Carughi e di tutte le famiglie che hanno subito la stessa orribile sorte. Abbiamo anche assistito alla sfilata di membri delle istituzioni che vi hanno preso parte, tra i quali spiccava la figura dell’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, che dopo l’evento ha offerto il meglio di sé a una video chiacchierata sulla chiusura del P.S. notturno, incalzato dagli amici di Radio City Bar… e si è anche stupito perché gli abbiatensi ne parlano ancora! Si rassegni assessore, perché noi non molleremo mai! Lotteremo fino a che la sanità venga considerata ciò che dovrebbe essere: un servizio ai cittadini. E i cittadini non sono dei numeri ma sono persone. Sono i contribuenti che pagano con le loro tasse i servizi che non hanno e gli stipendi ad una politica arrogante che si muove affossando il servizio pubblico a favore del privato. Caro assessore Gallera: se il P.S. di Abbiategrasso non è in sicurezza è perché non volete metterlo in sicurezza. Dite di non potervi permettere personale competente per le emergenze nè ulteriori presidi dotati di macchine all’avanguardia (e mi risulta che l’Ospedale di Abbiategrasso disponga già di mezzi molto più moderni dell’Ospedale di Magenta!) però trovate 30.000.000 di euro da investire in una struttura da depotenziare subito dopo l’inaugurazione. E’ una scelta contraddittoria che ci deve spiegare con la stessa chiarezza con la quale ci spiega perché dobbiamo rimanere senza il P.S. notturno… magari insieme al fatto che siete riusciti a trovare più di 20.000.000 di euro per potenziare l’Ospedale di Magenta! Caro Gallera, sempre nello stesso video lei afferma che gli abbiatensi con problemi seri non andavano nemmeno prima al P.S. di Abbiategrasso e oggi sono ben contenti di andare a Magenta. Ma con quali cittadini parla? E a questo punto ci spieghi anche il macroscopico controsenso di aver investito 7.000.000 di euro per fare il nuovo pronto soccorso inaugurato nel 2009, aprendo tra l’altro una sala per codici rossi che è stata usata solo per qualche mese. O forse avete fatto questo investimento, come dice lei, per chi soffre di emicrania e ha solo bisogno di sentire qualcuno che “gli terga con un panno umido la fronte”? Ma con che criterio spendete i nostri soldi? I cittadini continuano a stringere la cinghia e, oltre al danno la beffa, vanno al CUP a prenotare visite che, in parecchie specialità, vanno oltre la metà del 2019…Sono balle anche queste? Si perché queste sono state le sue parole riferite ai gravi disservizi subiti dai cittadini dell’abbiatense in seguito alla vostra sciagurata decisione. Dovrebbe rivolgersi a Donatella Tassone che, dopo aver atteso per 40 interminabili min. l’ambulanza, ha visto morire il fratello nel giro di un’ora, a soli 58 anni, oppure alla signora Padovese che, arrivata con il marito al P.S. di Magenta, è dovuta tornare a casa a prendere lenzuola e cuscini perché nel luogo che lei ci dipinge come ‘adeguato’ ne erano sprovvisti. E non bastasse questo, ha liquidato i 17.000 utenti che risultano a lei, e i 19.600 che risultano a noi, come accessi ingiustificati. Però, si è dimenticato di dire che i pazienti trattati prima ad Abbiategrasso e dirottati su Magenta vengono poi conteggiati solo su quest’ultimo presidio. E non sono pochi! Infine, mentre si fanno proclami perché si porta in Abbiategrasso qualche intervento di routine in chirurgia della mano, ci si dimentica di dire che, in base a un ordine del direttore medico si ritiene opportuno chiudere l’area chirurgica dal giorno 08 al 20 agosto 2018 e si propone la riduzione a 10 posti letto nel periodo che va dal 23/07/2018 al 03/09/2018… e in base a voci fondate, pare venga trasferito presto anche il laboratorio di analisi. Siamo indignati!”. E.G.
Nessun commento