CASSINETTA DI LUGAGNANO – Milena Bertani, capogruppo della lista “Sfida per il futuro”, replica alle dichiarazioni del sindaco Michele Bona, pubblicate sul numero dell’ “Eco della Città” del 21 febbraio scorso.

“Il 5 giugno scorso hanno votato a Cassinetta 955 persone: 520 persone hanno deciso di non andare a votare. Tra i votanti vi sono state 33 schede bianche e nulle. Sono quindi 553 le persone che non hanno espresso alcuna scelta. La Lista del Sindaco Bona ha vinto con 551 voti, 2 in meno del popolo che non ha partecipato al voto, stando a casa, andando al mare o in montagna, ma comunque disertando la competizione elettorale. Toni trionfalistici per annunciare una vittoria a suon di percentuali, mal si addice all’unico dato che conta: i numeri individuali. Il Sindaco Bona e la sua maggioranza non sono il primo partito a Cassinetta, perché questi numeri dicono altro. Dicono anche che se dopo vent’anni di continuità amministrativa più di un terzo della popolazione ‘sceglie di non scegliere’, evidentemente è perché non ritiene più di approvare plebiscitariamente una successione scontata. Se poi il Sindaco Bona avesse la capacità di analizzare i voti nel dettaglio si accorgerebbe che senza il consenso del più votato della sua lista, Matteo Pinaroli, avrebbe perso le elezioni. Solo un’accortezza: dal totale non deduca la preferenze del Consigliere ma tramuti quel dato in rapporto ai voti di lista… vedrà che il nostro conto torna perfettamente.

Sulla ex Casa delle Suore abbiamo fatto molte domande al Sindaco dopo aver chiesto numerosi documenti. – prosegue Bertani – Le nostre contestazioni sono state molto precise. Nella corrispondenza intercorsa in diversi punti implicitamente il Sindaco ammette le nostre stesse osservazioni. Se è così certo di aver operato bene, non avrà alcuna difficoltà a dimostrare le sue ragioni. Certo è che se se il prezzo stimato è stato quotato al ribasso perché la casa ‘era completamente fatiscente e da ristrutturare’ c’è da chiedersi per quale ragione è stato riconosciuto un ulteriore ‘sconto’ di oltre 13.000 euro (compresi costi legali e altro) per la riparazione di quel tetto. Noi non sapremo fare gli agenti immobiliari, ma certamente il Sindaco non è in grado di tutelare gli interessi del Comune di Cassinetta. Tra l’altro stiamo ancora aspettando la demolizione delle opere abusive ordinata il 20 ottobre scorso.

Nel 2014 è entrata in vigore in Lombardia la Legge Regionale per il consumo di suolo che impone ai Comuni di approvare unicamente varianti del PGT che non comportino nuovo consumo di suolo. Se a Cassinetta è già stato previsto nel 2007 consumo di suolo pari a zero cosa può esservi meno di zero? Dopodichè se gli obiettivi altisonanti utilizzati per giustificare la necessità di avviare un Pgt sono quelli di città come Varese e Monza, non adeguati a Cassinetta perché la maggioranza che governa questo borgo non è neppure in grado di pensare in proprio, di chi è la responsabilità? Non certamente della minoranza che attentamente legge tutto e informa i cassinettesi di come il Sindaco Bona governa e spende i soldi dei cittadini.

Gli interventi sul Naviglio Grande sono un finanziamento di Regione Lombardia. Così è scritto a grandi lettere nel cartello sull’imbarcadero.

Sui lavori fatti dopo la tromba d’aria che dire? Il consuntivo dei lavori eseguiti in tre giorni  (12/13/14 luglio 2016) ha comportato un costo di € 3.923,52. Non vi è nulla di straordinario in tutto ciò, salvo l’evento atomosferico, neppure lontanamente paragonabile ai disagi e alle difficoltà che quotidianamente vivono ancora gli abitanti di Amatrice o degli altri Comuni terremotati insieme ai loro Sindaci.

Nella sua lunga replica il Sindaco ci dà lo spunto per effettuare altre verifiche: i conti delle associazioni che operano a Cassinetta. Più che i conti di queste associazioni ci interesserà sapere solo come vengono utilizzati i contributi del Comune e se il loro uso è coerente con i tagli imposti agli enti locali, perché con i propri fondi ognuno è libero di fare ciò che vuole.

Con la nostra informazione, capillare e dettagliata, abbiamo ottenuto un risultato concreto per le mamme cassinettesi: finalmente è partito lo Spazio compiti”, conclude

Milena Bertani.