ABBIATEGRASSO – Il 2018 inizia male per i pendolari della linea ferroviaria Milano-Mortara. Nel primo giorno lavorativo, martedì 2 gennaio, non sono mancati i disagi. Il treno partito alle 7.16 da Abbiategrasso si è fermato per ben 25 minuti alla stazione Bruciata di Albairate-Vermezzo (uno stop previsto, certo, ma non così lungo), in attesa della partenza del treno della linea S9 che, a differenza di quello delle 7.16, fa tutte le fermate obbligando quindi il diretto a continui rallentamenti. I pendolari del 7.16 sarebbero dovuti arrivare alla stazione di Milano Porta-Genova alle 7.42… invece alle 7.45 erano ancora ad Albairate. Una situazione insostenibile per chi deve recarsi a scuola o al lavoro e arriva quasi sempre in ritardo. Giornata nera anche lo scorso 28 dicembre, con continui ritardi e cancellazioni, a causa di guasti, troppo frequenti ormai. E’ del 20 dicembre invece una notizia che farebbe ben sperare, il via libera dal Consiglio Regionale all’ordine del giorno a firma del Consigliere Silvia Piani e del Vicepresidente del Consiglio Fabrizio Cecchetti relativo al completamento del raddoppio della linea ferroviaria Milano – Mortara. “Con l’Odg – spiegano Piani e Cecchetti – chiediamo alla Giunta di attivare un tavolo di lavoro con ‘Rete Ferroviaria Italiana’ (RFI) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per arrivare ad un’integrazione al ‘Contratto di Programma MIT ‐ RFI parte Investimenti 2017‐2021’ finalizzata a recepire le indicazioni del ‘Patto per la Regione Lombardia’ e del ‘Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti’ (PRMT), in modo da garantire l’attivazione in via prioritaria dei lavori di completamento del raddoppio della linea ferroviaria Milano – Mortara, nella tratta Albairate – Parona – Mortara. Vorremmo sottolineare ancora una volta – concludono Piani e Cecchetti – che il completamento del raddoppio della linea Milano-Mortara – va e deve essere riconosciuto come intervento prioritario e strategico, proprio in considerazione dell’importanza del collegamento ferroviario tra il territorio lomellino e la Città metropolitana, sia in termini di sostenibilità ambientale che di benefici per la qualità della vita degli oltre 17.000 utenti giornalieri della tratta”.