ABBIATEGRASSO – Al punto 3 dell’o.d.g. le linee generali che il sindaco dovrà seguire per nominare i rappresentanti in Enti, Aziende, Società ed istituzioni durante il mandato amministrativo 2017/2022. Il neo assessore Dodi  ha ricordato che, decaduti i precedenti, occorre nominare nuovi rappresentanti in Amaga, Navigli Ambiente e ASSP. Per questo il Consiglio è stato chiamato a definire le linee di indirizzo e  pur utilizzando i requisiti già utilizzati, l’ass. Dodi ha parlato di una novità introdotta. Sono stati infatti previsti al massimo due soli mandati nello stesso organismo partecipato e nella scelta dei rappresentanti verrà rispettato il principio delle pari opportunità. Sarà inoltre creato un albo aperto a cui potranno aderire i candidati, un database a cui attingere al bisogno. Subito dopo il via al dibattito, Flavio Lovati ha presentato una “mozione di indirizzo al Consiglio Comunale” che ha sorpreso e spiazzato in modo particolare il resto della maggioranza che evidentemente non ne era a conoscenza. Lovati l’ha consegnata al Presidente del Consiglio Comunale Marcantonio Tagliabue che ne ha dato lettura e il cui passaggio saliente è che nelle società in cui il Comune di Abbiategrasso detiene il controllo oltre il 50%, la somma dei compensi di tutti gli amministratori del consiglio dell’ente (vedi Amaga) non superi il compenso attuale dell’amministratore unico uscente. Imbarazzo iniziale e tentativi di rinviare la discussione di tale mozione da parte di Pusterla (Abbiategrasso Merita) e di Gallotti (Lega Nord) non sono serviti, Lovati ha loro risposto infatti: “Il nostro gruppo chiede che si discuta questa sera”. Anche il sindaco Nai è intervenuto per dire che considerava “prematuro” e chiedeva di rinviare. Lovati  ha risposto che la sua mozione vuol essere “un segnale per la cittadinanza” e ha chiesto di votare se discutere la mozione, 14  i voti favorevoli ricevuti dalla minoranza e dai consiglieri della lista civica di Lovati. La prima di altre votazioni ibride in cui né la maggioranza né la minoranza hanno votato compatte. Il consigliere Finiguerra (Cambiamo Abbiategrasso) è intervenuto sul “metodo e nel merito. Sul metodo perché la mozione poteva essere presentata come emendamento, giusto non rimandarla perché probabilmente le nomine sarebbero state effettuate prima di un altro consiglio”. Nel merito perché, ha ricordato,  più volte con il cons. Gornati aveva chiesto che al posto dell’amministratore unico nel consiglio di Amaga fossero rappresentate anche le minoranze per un apporto e un controllo. La mozione è stata infine votata e approvata con 13 voti favorevoli, uno contrario (Gallotti) e con l’astensione di gran parte della maggioranza. Ma sullo stesso punto all’o.d.g. è tornato Finiguerra con due emendamenti. Il primo chiedeva di aggiungere ai parenti “del sindaco e degli esponenti della giunta anche quelli dei consiglieri comunali” tra i non nominabili nei vari enti che dipendono dal Comune. La proposta è stata accettata. Il secondo emendamento invece ha fatto molto discutere, Finiguerra aveva chiesto “Poiché nel testo si cita il ricambio generazionale, direi di aggiungere che la precedenza andrà a chi non ha ricoperto incarichi negli ultimi 20 anni”. Ceresa (FI) gli ha risposto che il ricambio è garantito dalla clausola che i mandati in un ente non potranno essere più di due. Sono seguiti diversi altri interventi con accuse di populismo a Finiguerra che ha replicato che populista è invece una dichiarazione di intenti che pare non si voglia realizzare. Questo emendamento è stato infine respinto e il terzo punto all’o.d.g. è stato infine approvato per un solo voto. 10 voti favorevoli, 9 contrari  della minoranza e 5 astenuti della stessa maggioranza. E.G.