ABBIATEGRASSO – Un’amministrazione comunale che in chiusura del mandato vuole rendere pubblico il bilancio dell’impegno sociale. Questa la motivazione della conferenza stampa tenutasi lunedì 10 aprile presso la ex sala consiliare, in cui l’assessore alle Politiche sociali Graziella Cameroni ha esplicitato alla presenza della stampa e delle associazioni il lungo percorso di un governo focalizzato sulle necessità quotidiane dei cittadini in difficoltà. Il servizio sociale di Abbiategrasso ha attivato, negli ultimi cinque anni, un’indagine pubblica direttamente sul territorio dalla quale è emerso che il quadro di crisi è fortemente legato ai mutamenti culturali, registrando una sempre più accesa individualità rispetto alla comunità sociale, soprattutto per quanto riguarda la tematica di integrazione. Per far fronte alle necessità l’amministrazione comunale da un fondo di solidarietà di 275.000 euro è progressivamente arrivato all’utilizzo di 400.000 euro per coprire il pagamento di bisogni primari quali: utenze, voucher, farmaci, spese scolastiche, senza contare tuttavia gli alloggi ERP. Per quanto riguarda le diverse problematiche collettive sono stati attivati e migliorati dal 2012 al 2016 diversi servizi. Dal 2013 è in funzione la Mensa Sociale nata grazie alla collaborazione con la mensa scolastica, dalla sua attivazione si è registrata una crescita di circa 50 utenti annuali, un servizio a costo zero per il Comune che di fatto si affida quasi completamente ai volontari. È stato recentemente aperto il Portico della Solidarietà che prevede la collaborazione del Comune con l’associazione Andrea Aziani e le Istituzioni caritatevoli, uno dei primi servizi volto ad aiutare le famiglie in difficoltà sui generi alimentari e che per essere valorizzato necessita della solidarietà dei cittadini. Per quanto riguarda i servizi alla persona una statistica importante è l’anzianità, il Comune ha investito circa 450.000 euro e più di 240 interventi per l’igiene personale, spese dell’utente, pasti e proprio grazie alla collaborazione con ASSP (Azienda Speciale Servizi alla Persona) la prestazione dei pasti a domicilio è attivo anche il sabato sera. Un piano d’opera molto costoso che prevede anche la gestione dei Centri Ricreativi della Terza Età, una quotidiana occasione di svago per offrire una vecchiaia più serena. Sul fronte disabilità adulta, oltre 400.000 euro è la quota investita per i servizi comunali quali assistenza, pasti a domicilio ed infine per investimenti nei centri diurni come Anffas, Case famiglia, Servizio Integrazione Lavorativa. Una delle criticità più preoccupanti però è la crescita esponenziale dei minori in tutela, situazione causata da famiglie in crisi non solo a livello economico ma anche educativo. Per permettere al minore di vivere in tranquillità e favorire l’educazione esistono soluzioni quali l’affido, l’assistenza diretta alla famiglia ed eventualmente l’inserimento in comunità. Un servizio collegato direttamente al Tribunale e per cui il Comune investe più di 550.000 euro. Infine un importante investimento è stato dedicato alle abitazioni: 195 sono gli alloggi popolari del Comune e ben 360 sono gli alloggi Aler, questi ultimi però non sono tutti utilizzabili. Per far fronte ad una mole di richieste enorme (330 domande di affitto) il Comune ha quindi esercitato un recupero crediti nei confronti dell’ente Aler, grazie a cui sono già stati riaffidati 15 appartamenti. Sono attualmente attivi diversi sportelli a cui tutti i cittadini possono accedere: Sportello Donna, Sportello Stranieri, Sportello Emergenze Abitative, Sportello Assistenti Badanti e il Supporto al Servizio di Tutela Minori. Durante i cinque anni dell’amministrazione Arrara si è voluto dunque investire soprattutto nel sociale, tant’è che gli oneri dell’urbanizzazione sono stati investiti nei Servizi alla persona: “Una buca in più è una persona in meno con problemi – ha concluso l’assessore Cameroni – un grande ringraziamento ai Servizi Sociali perché hanno permesso di risolvere le problematiche con efficienza e collaborazione. Lascio il mio operato con serenità proprio perché so di aver dato nuovi impulsi al Welfare”. A soli due mesi di distanza dalle nuove elezioni l’amministrazione uscente dimostra che pur avendo rinunciato a servizi più evidenti ha messo però in primo piano i cittadini in difficoltà. E se è vero che la carità si fa in silenzio, tutte le problematiche che hanno fatto rumore fino ad ora dimostrano l’umiltà e l’impegno di un’amministrazione caritatevole. I.S.