ABBIATEGRASSO – Un momento significativo per la nostra comunità si è tenuto sabato mattina nella sala consiliare del Castello Visconteo nell’ambito dei festeggiamenti per i 90 compiuti il 31 marzo dalla nostra città. In occasione di questa ricorrenza, infatti, sono state conferite le onorificenze civiche che, come ha spiegato in apertura della cerimonia il sindaco Cesare Nai, due anni fa il Consiglio Comunale ha stabilito per riconoscere particolari meriti di chi nel corso degli anni ha dato lustro alla città in tutti i campi, sociale, commerciale, industriale. “Non è una scelta facile – ha affermato il primo cittadino – perché tante sono le realtà cittadine che meritano un riconoscimento, per questo le decisioni sono condivise in un momento di confronto fra i capigruppo. L’anno scorso il Leoncino d’Oro era andato a un’importante realtà commerciale e a una persona impegnata nel sociale. Quest’anno si sono individuate due grandi realtà industriali, in quanto Abbiategrasso ha un passato industriale importante e nel presente le aziende, in un momento difficile, stanno svolgendo il loro compito importante di portare lavoro nella nostra comunità”. Un Leoncino d’Oro viene assegnato a Carlo Vichi alla memoria, perché con la sua azienda ha dato tanto alla città. Queste le motivazioni lette dal Sindaco: “A Carlo Vichi, industriale illuminato, che con passione e dedizione ha insediato e condotto nella nostra città, per più di 50 anni, la più grande realtà industriale italiana di produzione di televisori, creando migliaia di posti di lavoro e dando lustro e prestigio alla nostra città. Nel periodo di maggiore attività lo stabilimento di via Dante, inaugurato nel 1963, è stato in grado di occupare fino a 800 dipendenti contribuendo in maniera determinante allo sviluppo economico della nostra comunità”. Il riconoscimento è stato ritirato dal nipote Paolo Vichi, che emozionato ha ringraziato e ricordato con poche parole il nonno: “Una persona che ha vissuto per la sua amata azienda, prodigandosi anche per coloro che vi lavoravano, attento alle condizioni di lavoro: aveva realizzato una mensa, negli ultimi anni un parco per permettere di rilassarsi nelle pause e nei capannoni un’illuminazione particolare per togliere il senso di soffocamento al chiuso. Era un uomo pragmatico, che badava alla concretezza, non alle sole parole. Un carattere duro, particolare, ma anche generoso. Credeva nel lavoro, per il bene della sua famiglia e dei suoi lavoratori”. E Nai ha aggiunto: “La fabbrica era la sua casa. Ha rappresentato tanto per lui e per gli abbiatensi che hanno lavorato in Mivar”. L’altro Leoncino d’Oro è stato assegnato a un’altra importante realtà industriale abbiatense, la Metallurgica Lombarda, fabbrica di chiodi famosa in tutto il mondo. Queste le motivazioni lette dal Sindaco: “La Società Metallurgica Lombarda è attiva nella città di Abbiategrasso dal 1919, quando fu fondata da Angelo Colli Cantone, che ad appena 10 mesi dalla fine della prima guerra mondiale iniziò la costruzione del suo stabilimento in via Cassolnovo. Gli attuali titolari hanno raccolto l’eredità dei fondatori e dei successivi proprietari, portando avanti con passione e dedizione tale realtà. Nota da sempre con il nome ‘Stachett’, la Metallurgica Lombarda si è profondamente radicata nel tessuto sociale e industriale della nostra città e ha permesso a generazioni di abbiatensi di poter lavorare in un’azienda che è diventata, con il tempo, leader mondiale nella produzione di chiodi e semenze per calzature. In un momento in cui la nostra società sta affrontando periodi difficili, è doveroso guardare a chi, con continuità e perseveranza, ha saputo nel tempo portare avanti una realtà importante e positiva per la nostra città”. A ritirare il riconoscimento Sergio Brizzi, per tanti anni titolare dell’azienda, che ha ringraziato e tenuto un breve intervento: “L’azienda è stata da sempre una base dell’economia abbiatense, importante anche al di fuori. Dal ’78 i nostri prodotti e la nostra città sono conosciuti in tutto il mondo. Ci hanno sempre riconosciuto serietà, dedizione, qualità. Un occhio di riguardo ho sempre avuto per i dipendenti, che chiamo collaboratori, in 43 anni di attività non ho mai licenziato nessuno, sono persone che hanno dato il loro contributo per arrivare lontano. Abbiamo dato attività economica a 200 persone, recentemente a 30/40 a seconda dei momenti. Arrivato ora quasi alla fine della mia attività, ho passato il testimone alla famiglia Conte, che porta avanti l’azienda con entusiasmo e buona speranza, quindi, per il futuro”. Dopo i molti applausi tributati ai benemeriti, il sindaco Nai ha concluso la cerimonia ringraziando il Consiglio Comunale “per aver individuato come scelta il tema attuale del lavoro, che sta vivendo ora grandi difficoltà a causa della pandemia e della guerra, che hanno sconvolto le nostre prospettive e incidono sulla nostra realtà economica. E’ importante il riconoscimento dato alle nostre imprese, a cui stringersi sperando insieme di resistere e andare avanti”. M.B.