ABBIATEGRASSO – Venerdì 3 febbraio, nell’Istituto Superiore Bachelet, è stato messo in scena lo spettacolo “Le valigie di Auschwitz”, diretto e ideato dall’attore ed educatore Maurizio Brandalese in collaborazione con i ragazzi del corso di teatro della scuola. A pochi giorni dalla commemorazione del 27 gennaio gli alunni dell’istituto hanno voluto fare un gesto concreto per dare il loro contributo alla memoria. Sotto la guida esperta di Brandalese, si sono dedicati alla stesura di un copione avvincente che conciliasse le esperienze dei sopravvissuti con la visione positiva dei giovani: “Abbiamo lavorato su quello che per noi era vero in quel momento. La verità è che queste atrocità continuano ancora oggi, ma non ci possiamo abbattere. Non possiamo fare come quegli ebrei che si sono lasciati morire”. La trama è classica: un gruppo di ebrei arriva al campo di concentramento, spesso già avendo subito violenze, e a uno a uno tutti cadono come rami secchi sotto i colpi del destino. Nel finale però la ritualità della tragedia viene spezzata dal desiderio di reagire proprio dei giovani. “La vostra non sarebbe vita se non esistessero paure, angosce e disperazione, così come non sarebbe vita se non ci fosse la speranza”, è questo il messaggio dello spettacolo, che cerca di mantenere aperto uno spiraglio di speranza. “La Shoah non è stata solo una grande tragedia, ma anche un insegnamento prezioso: molti soldati tedeschi hanno salvato le loro vittime invece di ucciderle. Con questo gesto e molti altri hanno dato una possibilità di futuro, hanno reso possibile continuare a credere nella natura buona dell’uomo” dice un ragazzo alla fine. Lo spettacolo ha ottenuto molti apprezzamenti sia dai professori che dagli alunni, nonostante lo scetticismo iniziale dovuto al fatto che gli attori non fossero professionisti, ma ragazzi. Mariza Lakaj
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