ABBIATEGRASSO – Abbiateinbici fa un appello ai candidati sindaci per una città “ciclabile”, perché “Mobilità sostenibile significa migliore qualità della vita di tutti: minor inquinamento dell’aria e acustico, minor consumo di suolo, risparmio energetico e di tempo, vivibilità degli spazi urbani, e anche salute migliore, perché la promozione di una mobilità attiva – in bicicletta o a piedi – favorisce il benessere dei cittadini di ogni età. Una città amica della bicicletta è accogliente per tutti: è sicura, vivibile, ha cura e rispetto dei ciclisti, è sensibile alle esigenze dei bambini, degli anziani, dei disabili, dei ragazzi che vanno a scuola, di chi passeggia e anche degli automobilisti quando, lasciata l’auto, tornano a essere pedoni”. L’associazione abbiatense con una lunga lettera chiede ai candidati sindaco di confrontarsi sul tema di una “piattaforma per la città ciclabile”, sottoscrivendo una serie di impegni programmatici in tale direzione e partecipando ad una pedalata per Abbiategrasso con i loro referenti. 14 i punti nel “programma” di Abbiateinbici: “Incentivare e diffondere la mobilità ciclistica, creando un contesto generale nel quale i ciclisti possano muoversi in modo sicuro, promuovendo in tal modo dei benefici di cui si giovano tutti gli utenti della città; Stimolare una crescita culturale volta a modificare l’atteggiamento di quegli utenti motorizzati che vivono come un fastidio la presenza del ciclista; Applicare soluzioni di gestione dello spazio pubblico che superino lo stereotipo ‘bici = piste ciclabili’: una corsia ciclabile tracciata con la vernice è spesso altrettanto efficace di una pista ciclabile, e molto meno costosa; Sviluppare gli interventi di moderazione del traffico e le zone 30, diffondere le aree ciclo-pedonali e le strade a traffico limitato; Proseguire le politiche di limitazione del traffico veicolare privato per assicurare la liberazione dello spazio pubblico e la sua ridistribuzione a favore della mobilità sostenibile; Dotarsi di strumenti specifici quale il Piano della ciclabilità, affinché le politiche amministrative per la mobilità vengano attuate in un’ottica metropolitana e di continuità di rete, mediante processi condivisi con i cittadini; Favorire le scelte urbanistiche amiche della mobilità sostenibile: mai più interventi edilizi senza un piano della mobilità sostenibile, sviluppo delle no carbon zone e dei quartieri car free; Potenziare e ripensare il servizio di trasporto pubblico favorendo l’intermodalità, la realizzazione di bicistazioni, parcheggi bici diffusi, adeguati e sicuri; Sanzionare con continuità la sosta vietata, monitorando nel tempo l’efficacia dissuasiva generale; Mettere in sicurezza i percorsi intorno alle scuole, creazione di isole pedonali e strade scolastiche, nonché posa di rastrelliere nelle scuole; Provvedere alla costante manutenzione del fondo stradale, prestando particolare cura alla manutenzione del pavé e dei tombini; Inserire nei programmi di tutte le scuole un percorso continuativo di educazione alla mobilità sostenibile, che coinvolga anche le famiglie, con la collaborazione di tutte le realtà presenti sul territorio impegnate sugli stessi temi; Favorire iniziative di promozione della mobilità sostenibile: es. Bike to Work, Bike to School, Settimana Europea della Mobilità, etc; Farsi promotori presso Governo e Parlamento di una revisione del Codice della Strada in senso ciclistico, introducendo soluzioni efficaci già adottate negli altri Stati europei e da noi ancora non previste (“case avanzate” ai semafori, doppio senso ciclistico, segnaletica di direzione dedicata alla bici, svolta a destra continua eccetera)”.
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