Nella passata edizione dell’Eco della Città è stata pubblicata la lettera di “un cittadino” di Ozzero dalle cui parole si evince sia rimasto stupito e quasi indignato del fatto che l’A.N.P.I. di Abbiategrasso abbia deciso di organizzarsi per ripulire dall’incuria la lapide del soldato Giuseppe Magistrelli fucilato ad Ozzero dai nazifascisti per essersi allontanato dal proprio reparto, con l’obiettivo di far visita agli anziani genitori malati che abitavano nelle vicinanze. Sempre leggendo la lettera apprendiamo che a quanto risulta all’indignato signore sembra che i cittadini di Ozzero si siano sempre presi cura della lapide negli anni. A nome della sezione Giovanni Pesce di Abbiategrasso, esprimiamo la massima ammirazione per queste persone e ci diciamo sin d’ora disponibili a dare il nostro contributo per le prossime iniziative che vorremo condividere. L’iniziativa da noi organizzata è partita però dalla segnalazione di una persona che ci ha invitati ad intervenire proprio per l’incuria in cui si trovava questo piccolo monumento. I volontari dell’A.N.P.I. sono quindi intervenuti nei giorni successivi al 25 Aprile, mossi dal rispetto per la persona fucilata e per ridare il giusto decoro a questo piccolo monumento, ennesima testimonianza della barbarie nazi fascista. L’A.N.P.I. che, per suo statuto, è un’associazione apolitica nella quale tutti gli antifascisti possono confluire non organizza attività o eventi a di natura politica, quindi respingiamo con fermezza al mittente le accuse di “aver tentato di costruire un evento ai fini politici”. Invitiamo quindi l’indignato cittadino di Ozzero, che poi non è proprio un cittadino qualsiasi, bensì il Vice Sindaco di questo paese, a non connotare come politico un gesto di altruismo e senso civico, del quale abbiamo voluto fornire un resoconto non per spirito di protagonismo ma per un motivo ben più elevato: far vivere la memoria. Un’ultima precisazione proprio sulle modalità con cui si tramanda la memoria. Senza voler salire in cattedra ci permettiamo di ribadire come i valori della Resistenza si tramandino proprio parlando, raccontando e informando quante più persone possibile sulle nostre iniziative, soprattutto in un periodo come questo dove non mancano i rigurgiti neofascisti (vedasi i manifesti con croci celtiche apparsi ad Abbiategrasso qualche giorno fa). L’A.N.P.I. di Abbiategrasso si dice quindi pronta a collaborare con tutti i soggetti (privati ed Istituzioni) disposti ad impegnarsi in prima persona nel difendere la memoria di chi ha lottato per ridarci la Libertà, non è invece disposto invece a prestare il fianco a strumentalizzazioni politiche di nessun tipo. Sezione A.N.P.I. “Giovanni Pesce” Abbiategrasso