ABBIATEGRASSO – Un progetto avveniristico è stato presentato, martedì mattina 19 novembre, nell’aula magna dell’Istituto Tecinico Alessandrini di Abbiategrasso coinvolgendo gli studenti delle classi quarte di elettronica, elettrotecnica e meccanica  L’azienda più importante dell’abbiatense, la BCS, storica fabbrica di macchine agricole con filiali in tutto il mondo ma con cuore e sede in viale Mazzini, dove è nata, collabora da 40 anni con la scuola e quest’anno offre ai ragazzi un’opportunità ancora più esaltante, partecipare alla nascita di una macchina rivoluzionaria. Il nuovo preside Michele Raffaeli, arrivato da meno di tre mesi, ha definito questa esperienza integrata di scuola e lavoro, un’occasione unica, per poter mettere in pratica quanto studiato e sperimentarlo in un progetto concreto. Un progetto  interdisciplinare che da virtuale diventa reale, gli studenti saranno guidati da docenti appassionati come Pierangelo Russo, Negro, Nogarotto, Di Michele, Ruvituso. L’ing. Fabrizio Castoldi, presidente di BCS, fondata dal padre Luigi nel 1943, ha ricordato le trasformazioni avvenute nella seconda metà del ‘900 quando sono stati prodotti oggetti che hanno cambiato e semplificato le condizioni di vita e  di  lavoro, come la lavatrice o le macchine agricole. Ora siamo all’alba di un nuovo mondo, sono in atto e ci attendono  trasformazioni enormi, dovute agli sviluppi dell’industria elettronica e la crescente applicazione dell’intelligenza artificiale con cui si migliorano le prestazioni e si riducono i tempi di lavoro. Si prevede la nascita di prodotti completamente nuovi, l’azienda investe molto in ricerca e sviluppo, il progetto della nuova macchina agricola, coinvolgerà a cominciare da quest’anno gli studenti dei tre diversi indirizzi come richiede ormai un mondo multifunzionale. Così come 4 anni fa BCS propose alla stessa scuola di partecipare alla progettazione di un nuovo attrezzo richiesto dalla Cina, un raccogligiuggiole, che è stato infine realizzato, oggi propone di ripetere l’esperienza ma con una “macchina del futuro” ha affermato l’ing. Castoldi. Un progetto molto complesso, un motocoltivatore elettrico con utilizzo di intelligenza artificiale. Una macchina con un corpo riempito di batterie al litio, al posto del motore delle motoruote, una macchina silenziosa con motore elettrico, 2 touch screen, un progetto da elaborare e presentato come viene immaginato, con un concept realizzato da Bycode di Samuel Codegoni, designer abbiatense che collabora con BCS. La macchina ancora non esiste ha detto l’ing. Omodeo : “L’immagine è stata creata per indicare qual è  l’obiettivo di questo lavoro, un lavoro molto innovativo che coinvolge 3 discipline della tecnica: meccanica, elettronica ed elettrotecnica, un approccio progettuale moderno che segue l’evoluzione dei tempi. In azienda abbiamo coinvolto un team di persone specializzate in varie discipline, Marco Ranzani con esperienze pluriennali di progetti con la scuola, Fabio Maiocchi coinvolto per la prima volta, indispensabile visto che ha creato il reparto per le attività di meccatronica in BCS. In questo progetto sparisce il motore termico, la macchina verrà azionata da 2 motori elettrici posizionati nelle 2 ruote, il motocoltivatore avrà diversi attrezzi come una fresa per preparare il terreno…ci sarà una connessione meccanica collegata alle batterie, un manubrio moderno con touch e sensori tattili… Un lavoro totalmente innovativo  di cui abbiamo pochi punti fissi e l’obiettivo ma come arrivarci è una strada da percorrere insieme con prove ed esperimenti, anche da abbandonare ma da cui comunque imparare”. Fabio Maiocchi a sua volta ha comunicato un grande entusiasmo ai ragazzi: “E’ un progetto bellissimo – ha affermato – siamo alla ricerca dell’armonia con l’ambiente per limitare l’inquinamento e apre nuovi settori di mercato, può essere usato anche al chiuso. La bellezza appaga l’occhio, consente di realizzare l’armonia tra tecnica e ambiente grazie a sistemi elettronici, realizzeremo test con l’utilizzo di piattaforme software, ora si possono fare simulazioni con sistemi evoluti che permettono di prevedere quali saranno le prestazioni. La curiosità spinge a creare cose nuove…” E infine Marco Ranzani ha assegnato un compito ai ragazzi dopo questa prima entusiasmante lezione: andare a vedersi i profili Fb e Instagram di BCS ma soprattutto i filmati su Youtube per cominciare a capire il funzionamento delle macchine BCS e poter cominciare a dialogare mentre insieme cercheranno nuove idee e soluzioni. Davvero un’occasione unica grazie a BCS che mette a disposizione competenze e attrezzature per la formazione di giovani che poi assume come hanno testimoniato Lorenzo e Mattia che hanno partecipato a realizzare il raccogligiuggiole e si sono diplomati solo pochi mesi fa. Enrica Galeazzi