ABBIATENSE – Nei mesi scorsi come un fulmine a ciel sereno era scoppiato lo scandalo all’ospedale di Legnano per le accuse mosse al primario di pediatria Alberto Flores d’Arcais, accusato di atti sessuali con pazienti minorenni. Increduli, molti colleghi gli avevano espresso la loro vicinanza e solidarietà. Intanto era stato sollevato dall’incarico ed erano partite altre indagini. Sabato 3 settembre la terribile notizia della sua morte. Si è tolto la vita buttandosi dal sesto piano  della sua abitazione a Milano, intorno alle 7 del mattino quando sono intervenuti i soccorritori del 118 era già deceduto. Pare che abbia lasciato un biglietto alla famiglia su cui ha scritto “Perdonatemi, vi amo”, oltre a una decina di lettere a familiari e amici, sequestrate dagli inquirenti.  Sembra che nei suoi pc siano stati trovati  migliaia di file pedopornografici che rendevano difficile provare la sua innocenza dopo le querele e le accuse presentate dalle famiglie delle bambine coinvolte, minori che avrebbero subito attenzioni morbose durante le visite mediche presso l’ospedale di Legnano. Sgomenti e addolorati i colleghi che non hanno mai creduto alle accuse a cui si aggiunge il cordoglio del Direttore Generale Massimo Lombardo dell’Asst Ovest Milanese che scrive: “Flores d’Arcais, vicinanza alla famiglia. Una tragedia che mi colpisce come uomo, come  collega e come direttore generale. Voglio  esprimere prima di tutto vicinanza ai familiari del dottor Alberto Flores d’Arcais: in situazioni come  queste tutto passa in secondo piano, spetterà ad altri dare un giudizio sui fatti accaduti, in questo  momento bisogna avere solo rispetto per la persona e vicinanza per la famiglia. Ringrazio tutti i  dipendenti dell’ospedale, che in queste difficili settimane hanno dimostrato maturità professionale  e umana, mantenendo altissimo il livello di assistenza e cura. Massimo Lombardo”. E.G.