ALBAIRATEIl sindaco Giovanni Pioltini in tante interviste e in tante occasioni di incontro con la stampa e la cittadinanza ha continuato a ripetere che le segnalazioni in materia di sicurezza e di senso civico vanno fatte alle autorità competenti e non postate sui social, ma intanto tra i suoi concittadini le pagine di Facebook spopolano. Perché se non bastasse la già famosa “Sei di Albairate se …” in uso, cambiando il nome, in tutti i centri italiani, ora, a questa se ne sono aggiunte altre due. La prima è Cascina Faustina (esiste anche un gruppo chiuso Comitato Faustina), fondata da un gruppo di residenti della omonima cascina che mira a denunciare il degrado della zona soprattutto in materia di prostituzione. L’altra Albairate è un’isola felice? è gestita da Tato G. Capitanio, uno dei pentastellati albairatesi, e nata, come si evince dal titolo, per segnalare le cose che in paese non vanno. Col beneficio del dubbio. Pagine imparentate tra loro perché spesso Sei di Albairate se … riprende alcuni post delle altre due e, naturalmente, anche le inevitabili polemiche. Tra gli Albairatesi i temi che vanno forte sono le deiezioni dei cani, la già citata prostituzione, gli atti vandalici, i furti e gli incidenti sulla strada per Marcatutto. Ognuno ha il suo commento, la sua denuncia, la notizia in più e la sua personale ricetta per risolvere la questione; a volte, le foto postate sono più incisive delle parole: è il caso della pagina Cascina Faustina: signorine col volto cancellato immortalate in abiti succinti come se fossero a un’improbabile sfilata di Victoria’s Secrets (titolo ironico dato dai residenti) o addirittura fotografate durante la contrattazione col cliente. L’esasperazione può rendere creativi e forse, anche se il metodo non sarà dei più ortodossi (mentre i rappresentanti politici, sul tema, se le cantano a suon di comunicati stampa) questa pagina ha il pregio di tenere alta l’attenzione sul problema. Di tutt’altro tenore, invece, la pagina fondata da Antonella Rossi Albairate e dintorni. Offresi, cerca, scambio, dedicata al “mutuo soccorso”: informazioni scolastiche, scambi, acquisti, ricerche, annunci di animali persi… insomma, una pagina di pubblica utilità. Purtroppo se sui social gli albairatesi si dimostrano molto attivi, non lo sono nella reale vita civica: agli incontri pubblici, occasione importante per confrontarsi oltre che comunicare con l’Amministrazione, il numero dei cittadini si attesta sotto i 20 partecipanti (serate dedicate al senso civico e all’educazione cinofila). Forse gli Albairatesi non hanno tempo, forse hanno interessi civici settoriali o forse più semplicemente sono cittadini 2.social. La scarsa partecipazione reale stride però con l’associazionismo che ad Albairate è stato sempre di buon livello e che ha visto impegnati, tra “nativi” e “foresti”, tanti cittadini in vari ambiti. Così come esistono persone che, a macchia di leopardo, si sono volute occupare del bene comune: aprire e chiudere il parchetto di via De Gasperi, raccogliere firme per un’area cani o fondare il comitato contro la strada per Malpensa. A Facebook la sentenza (?) Simona Borgatti