ABBIATEGRASSO – Anticipata di una settimana a causa delle elezioni comunali, ha avuto luogo il 4 giugno la 38esima edizione del Palio di San Pietro organizzata dall’associazione “Amici del Palio di San Pietro”. In mattinata hanno ricevuto la benedizione i Cenci, i Capitani, Cavalli e Fantini, cui ha fatto seguito la consueta firma del regolamento presso la ex sala consiliare ad opera di Fantini, Capitani di Contrada, Mossiere ed Autorità. Nel pomeriggio, invece, la tanto attesa sfilata storica ha riunito le cinque contrade, partite ognuna dalla sua sede, in piazza Castello. In precedenza la Contrada del Gallo, i cosiddetti “Panettieri”, costituita nel 1980, i cui colori giallo e blu spiccano per la contrada più vecchia del rione. A seguire la Contrada Legnano, “i Vignaioli”, costituita sempre nel 1980, con i colori bianco-azzurri, fondamentali nella storia per la difesa di Milano durante l’operato disdicevole di Federico Barbarossa. Di seguito la Contrada Nuova Primavera Cervia, “i Fiorai”, con i colori contrastanti di verde-nero e bianco, seguita dalla Contrada San Rocco, “i Tessitori”, costituita nel 1993, con i colori rosso e bianco, itinerante dalla parrocchia del Sacro Cuore, originariamente chiamata proprio “Oratorio di S. Rocco”, dove la chiesa fu rifugio nel 1630 per chi scappava dall’epidemia di peste. A concludere la sfilata la Contrada Sforza, i cosiddetti “Risaioli”, costituita nel 2002 in riferimento al momento in cui Gian Galeazzo Sforza inviò al cognato Duca d’Este un sacco di riso, evento considerato incredibile in età moderna. Ogni contrada era costituita da un ordine gerarchico stabilito: dapprima gli sbandieratori, provenienti dal Gruppo Alfieri e Musici Rione San Secondo – Palio d’Asti, seguiti dai popolani, dai componenti della borghesia, di cui si apprezzano i ricami e lo strascico delle vesti, ed infine dai cavalieri. Il corteo dei figuranti, una volta uscito dal Castello Visconteo, si è poi recato in viale Papa Giovanni XXIII ed ha raggiunto la Fiera, dove è avvenuta, ad opera della stampa locale, la premiazione. Il premio per la Miglior Interpretazione è stato assegnato ai “due mendicanti” Tagliabue e Zoia, un’interpretazione originale considerando che i due personaggi hanno potuto interagire con il pubblico chiedendo, durante la messa in scena, proprio la carità, mentre il premio al Miglior Personaggio se l’è aggiudicato il “soldato a cavallo” della Contrada Sforza, che si è presentato alla giuria con un’impennata prodigiosa. Numerose presenze di spicco dell’Amministrazione, tra cui il sindaco Arrara e i candidati per le elezioni del prossimo 11 giugno. Una sempre garantita e vastissima partecipazione da parte dei cittadini abbiatensi, che attendono ogni anno la consuetudinaria corsa dei cavalli per celebrare il fantino vittorioso. Una tradizione che divide la città in quartieri, ma unisce i cittadini nella memoria del passato. (Foto di Vedute d’Autore). Ilaria Scarcella