ABBIATEGRASSO – Mercoledì mattina dopo le 8, in poco tempo diverse sirene hanno messo in allarme il centro storico. Sirene della Polizia Locale, dell’ambulanza, poi dei Carabinieri, i loro mezzi in sosta in corso Italia, davanti all’ingresso del Parco della Repubblica. Il parco apre i cancelli alle 8.30 come il bar ma, come racconta la titolare, quando è arrivata alle 8.35 ha trovato le forze dell’ordine e i soccorritori, allertati dai passanti che dall’alto, dal camminamento lungo la Fossa viscontea, avevano visto un corpo sotto le giostrine dei bimbi, accanto allo scivolo giallo, non lontano dal bar. I primi ad accorrere hanno riferito di una ragazza che appariva molto giovane e sicuramente minorenne, purtroppo priva di vita. All’uscita del furgone funebre che la trasportava, trapelavano le prime notizie certe: una giovane domenicana di 26 anni, di Domodossola. Gli occasionali passanti si fermavano, ciascuno dimostrava a suo modo quanto una simile notizia non lascia indifferenti ma scuote nel profondo. Intanto le voci sulla posizione in cui è stata trovata la poveretta suscitavano interrogativi. L’Eco ha dato la tristissima notizia con alcune immagini dall’ingresso del parco e con altrettante scarne parole. Sui social se ne parlava già in vari gruppi e si commentava, ciascuno secondo la sua sensibilità. C’è anche chi ha scritto che non si devono riportare notizie che riguardano i suicidi. Ma un suicidio, così come un omicidio, non sono forse in ogni caso anche un problema sociale, che ci riguarda tutti, anche se non siamo direttamente coinvolti? La morte ci pone sempre di fronte a un destino che non risparmia nessuno e con cui dobbiamo confrontarci anche se la ignoriamo, fino a quando ci imbattiamo nella durezza della realtà. Le prime informazioni riferivano che, in mancanza di altri elementi, si ipotizzava il suicidio, ma anche la squadra omicidi si stava occupando del caso. Nel primo pomeriggio siamo stati contattati da una persona, testimone di un episodio che avrebbe potuto interessare gli inquirenti. Abbiamo consigliato di riferire ai Carabinieri. Non è dato sapere se le indagini sono in corso o terminate . Questa la cronaca, in cui riportiamo gli elementi, seppur parziali, che conosciamo. Più importante è il cordoglio per questa vita spezzata, l’amarezza per il dolore che simili drammi denunciano, per la sofferenza che fanno intuire prima e che comportano dopo per chi rimane. Un’emozione che non può lasciare indifferenti e che ci spinge ancora una volta a chiederci di uscire dal nostro individualismo, di guardarci intorno per dare e ricevere aiuto quando occorre. E.G.
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