ABBIATEGRASSO – Una storia cominciata nel 1976 quella della Croce Azzurra di Abbiategrasso. Un’associazione nata dal sentimento di solidarietà quotidiana verso i soggetti più deboli della società.

“Impegno” non è solo una parola, ma passione costante per tutti coloro che hanno bisogno di un aiuto concreto in una società troppo impegnata a lavorare per portare a casa il pane quotidiano. Sono passati 47 anni da quel 15 febbraio, quando una trentina di soci dell’allora Croce Avis Abbiategrasso decisero di realizzare quest’impresa meravigliosa. Il soccorso in ambulanza, svolto dai soci 24 ore su 24, offriva servizi che si sono sviluppati e sono cresciuti considerando le esigenze della comunità e del mondo che cambia. I volontari si sono sempre preoccupati di accompagnare i pazienti presso gli ospedali e i centri di cura per terapie continuative o per esami clinici.

Quarant’anni fa è stato istituito il servizio di “guardia medica” per consentire una certa continuità assistenziale durante il fine settimana e negli orari in cui i medici generici non sono disponibili. Codesto servizio è adesso coordinato dalla Regione e ogni Azienda Locale lo organizza con i medici del posto. In Abbiategrasso ha sede nei pressi dell’Ospedale Cantù. Nel 2005 la Croce Azzurra raggiunge l’apice del suo sviluppo con una presenza capillare in tutto il Magentino-Abbiatense con quasi 30 sezioni e oltre 1500 volontari. La decisione di alcune sezioni di continuare l’attività assistenziale in modo autonomo è avvenuta in modo naturale. L’insostituibile collaborazione con i nosocomi del territorio è assolutamente da ricordare.

La convenzione con l’Ospedale di Abbiategrasso e quella con il Sistema Regionale di Emergenza Urgenza, operativo di norma dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 6, sabato, domenica e giorni festivi 24 ore su 24, e la convenzione con AREU Lombardia, che prevede una postazione di soccorso H24 ad Abbiategrasso, sono altri esempi di solidarietà estremamente importanti da non sottovalutare.

Gli anni 2020 e 2021 sono stati molto diversi e difficili per tutto il mondo. Anche la città di Abbiategrasso ha visto una diminuzione delle terapie e delle visite mediche ordinarie, che ha creato problemi non indifferenti alla popolazione. Le misure d’emergenza decise dal Governo, per limitare l’aggravarsi della pandemia Covid-19, sono state quelle di chiudere le scuole e interrompere la maggior parte delle attività lavorative. La Croce Azzurra si è trovata nella necessità di concretizzare nuove attività di supporto alla persona. L’attivazione di un mezzo aggiuntivo e la consegna di pasti a domicilio sono state le attività particolarmente apprezzate dagli utenti in isolamento forzato.

Nel 2022 sono quasi 800 i volontari della Croce Azzurra di Abbiategrasso, nelle 19 sezioni dislocate su un territorio comprendenti 21 Comuni, che svolgono la loro importante attività d’aiuto. Abbiategrasso, Albairate, Bareggio, Besate, Bienate, Calvignasco, Casorezzo, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Corbetta, Gaggiano, Magenta, Magnago, Mesero, Motta Visconti, Ossona, Parabiago, Robecco sul Naviglio, Rosate, San Vittore Olona, Turbigo sono i paesi dove la Croce Azzurra opera con 135 automezzi, fra autovetture semplici, pulmini e autovetture con elevatore. Quasi 37000 sono i servizi effettuati in un anno offrendo aiuto a 52207 utenti trasportati per permettere loro di effettuare terapie continuative o esami diagnostici, nonché aiuto alle persone disabili per raggiungere i centri giornalieri e per il loro rientro a casa. La rete di ospedali convenzionati comprende Magenta, Pavia, San Carlo di Milano, Ospedale Civile di Vigevano, Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano.  I volontari della Croce Azzurra percorrono oltre un milione e centomila chilometri per raggiungere le persone che si trovano in difficoltà nelle loro case private o nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, nei luoghi di lavoro o in qualunque luogo all’aperto. Gli interventi del Servizio Emergenza Urgenza spaziano tra le tipologie più diverse. Le chiamate più frequenti riguardano indisposizioni fisiche di natura non precisabile che possono suscitare apprensione oppure gravi e improvvisi malesseri come svenimenti o collassi.

Dopo la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cantù, tale servizio è diventato sempre più strategico. Importante è ricordare anche tutto ciò che è stato organizzato in occasione dell’aggravarsi della guerra in Ucraina. Le due missioni per trasporti di beni e la raccolta dei generi con convoglio tir si sono rivelate molto utili, come la collaborazione offerta accogliendo i profughi è stata indimenticabile. Si ringrazia Davide Bertani, vicepresidente della sezione “Croce Azzurra – Associazione Volontari Abbiatensi Onlus”, per le dettagliate informazioni forniteci nell’incontro di martedì 21 febbraio ed è doveroso esprimere tutta la nostra gratitudine all’intero gruppo di volontari che si prodigano per il bene della comunità. Laura Cittar