Respingo al mittente le illazioni esternate nella conferenza stampa per la chiusura della stazione di Porta Genova fatte dall’ex sindaco Fossati. Io mi sono sempre battuto anche quando non ero sindaco per il raddoppio della nostra linea ferroviaria, tanto è vero che ho favorito al tavolo regionale l’accordo fra i sindaci di Albairate e Vermezzo per la soluzione della stazione di c.na Bruciata che ha permesso lo sblocco del raddoppio sino ad Albairate. Occorre ribadire, come ben si sa, che l’allora giunta Fossati e il sindaco di Vigevano non aderirono al progetto “preliminare” completo del raddoppio Milano-Mortara perché le proposte formulate nel progetto non erano condivise per l’attraversamento delle rispettive città. Ce lo ricordiamo? Vorrei precisare spero per l’ultima volta i fatti. Nell’ottobre 2002 il progetto ferroviario di R:F:I, ITALFER che prevedeva una soluzione in sede a raso dell’intera linea venne approvato in sede di Conferenza di servizi ministeriale solo per la tratte eterne (Milano-c.na Bruciata e Parona-Mortara) con lo stralcio della tratta centrale c.na Bruciata-Parona, per il permanere di opzioni aperte relative in particolare all’attraversamento di Abbiategrasso e Vigevano. In quella sede il Comune di Abbiategrasso con delibera di Giunta comunale n.153 del 14 giugno 2002 aveva espresso la non volontà d’intesa chiedendo la sospensione dell’approvazione per la tratta caratterizzante il proprio territorio sino alla definizione di un’altra configurazione progettuale, c’era anche l’ipotesi della esternalizzazione a Castelletto. Da questa scellerata decisione nasce a cascata tutto perché ci si è tolti dal successivo progetto esecutivo. La tratta centrale Albairate– Parona (km 19) è stata quindi stralciata e inserita fra le opere di legge Obiettivo. La Regione Lombardia aveva prescritto nel parere formulato all’interno delle procedure di legge obbiettivo del 30/09/2003 l’abbassamento del piano del ferro ad Abbiategrasso fino a 5,40 mt. E a Vigevano fino a 7 mt, per una maggiore salvaguardia dei centri urbani. Il Comune di Abbiategrasso il 17 luglio 2003 aveva ulteriormente espresso parere negativo (mozione consigliare) chiedendo un ulteriore abbassamento della ferrovia a 7 mt. Supportata da uno studio di fattibilità a cura del Politecnico di Milano. R.F.I esprimeva grande perplessità su tale ipotesi e dopo vari confronti con l’amministrazione non è stata raggiunta una condivisione per gli extra costi tra le due soluzioni. Il CIPE, solo in termini tecnici, con delibera n. 76 del 29 marzo 2006 approvava il progetto preliminare della tratta Albairate –Parona, che prevedeva anche l’interramento a quota -5,40 m con finanziamenti a carico di RFI (documento richiamato da Fossati). R.F.I non ha mai dato corso al progetto esecutivo definitivo della tratta centrale considerandolo troppo costoso in mancanza di certezze sul finanziamento. Con l’aggiornamento del piano delle opere pubbliche del 2009 il CIPE ha de finanziato la tratta per 335 mil. di euro. E nell’ulteriore aggiornamento del 6 dicembre 2011 ha ulteriormente aumentato il de finanziamento a 370 mil. di euro. De finanziando le opere di realizzazione della tratta in Milano (San Cristoforo-P.ta Romana) già in fase di appalto. SIA IN OCCASIONE DELL’AGGIORNAMENTO DEL 2009 CHE DEL 2011, IL COMUNE E REGIONE LOMBARDIA (Ass. Cattaneo) HANNO FATTO PRESSIONI E RICHIESTE PER IL RIPRISTINO DEI FINANZIAMENTI CONSIDERANDO LA REALIZZAZIONE DELLA TRATTA IMPORTANTE. Questa è, per quanto mi riguarda, la cronistoria e i fatti come sono avvenuti aiutato da una relazione di Regione Lombardia, rimango del parere che se non ci si toglieva dal progetto preliminare e si lavorava all’interno della stesura del progetto esecutivo complessivo originario le cose sarebbero andate diversamente. Mentre si è dato la possibilità al CIPE e a RFI di giustificare attraverso l’aumento dei costi e dell’incertezza delle amministrazioni di defilarsi per finanziare altro. Infatti il tratto Milano –c.na Bruciata e Parona- Mortara che non ha avuto incertezze di progettazione è stato realizzato, con grande vantaggio per il nostro territorio. Se ci fossero stati ulteriori spazi di manovra, sarebbero stati da noi concretamente intrapresi visto l’impegno da sempre a sostegno del raddoppio, le difficoltà sono ben evidenti anche per l’attuale amministrazione che dopo aver creato attese in campagna elettorale dopo tre anni di governo l’attuale amministrazione non ha portato novità. Auspico che con il progetto della variante per nuova la strada Vigevano- Magenta non si manifestino le stesse incertezze che porterebbero i finanziamenti verso altri territori, esempio il bacino del Sempione dove i Sindaci sono tutti d’accordo. Grazie. Roberto Albetti