Ho letto la lettera che il dottor Andrea Lesmo ha inviato ad un settimanale locale. Grande è stata la mia sorpresa sul contenuto della stessa dove viene evidenziata la sua scelta di indicare per Abbiategrasso e zona un poliambulatorio anziché un ospedale efficiente come era qualche anno fa (prima che la Direzione di Legnano iniziasse la riduzione delle attività). Il dottor Andrea Lesmo ha evidenziato di essere figlio del dottor Giancarlo Lesmo, diversi anni fa, valido primario di medicina che ho avuto modo di conoscere per la sua attività in favore dello sviluppo dell’Ospedale di Abbiategrasso. Sicuramente non avrebbe condiviso la scelta del figlio. Prima di fare delle proposte bisogna conoscere la realtà locale. Il Cantù è al servizio di una zona con 80.000 abitanti e la sua presenza è richiesta ed apprezzata da tutti, in modo particolare dai numerosi anziani, purché sia riportato nella sua completezza. Per dimostrare l’importanza per la difesa dell’ospedale si sono formati diversi gruppi fra cui in particolare il Comitato Popolare intercomunale e la consulta del Comune di Abbiategrasso e dei Sindaci. Si sono anche attivate raccolte firme. Nel periodo di migliore attività, l’Ospedale era in grado di fornire i servizi e le strutture erano impegnate al massimo per questo non si può parlare di spreco di denaro pubblico. Sicuramente nei casi più gravi il paziente era inviato a centri specializzati, Il Ministro Speranza in un suo intervento al Parlamento, ha lamentato, in questi periodi, la carenza di servizi zonali perché sono importanti i grandi centri ospedalieri ma sono necessarie le strutture locali. Personalmente mi sto battendo a tutti i livelli per il ripristino del nostro ospedale che fra l’altro gode di una nuova struttura costata alla Regione 30 milioni di euro e che è in grado di raccogliere tutti i servizi. Federico Taglietti, Abbiategrasso
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