Domenica 25 giugno avranno luogo i ballottaggi per decidere i futuri sindaci di Magenta e Abbiategrasso.
Ad oggi è noto che la metà degli elettori non è andata a votare, ha votato scheda bianca o ha annullato il voto, questo rende ipotizzabile che ai ballottaggi andrà meno della metà degli aventi diritto al voto.
Questi dati, che consideriamo eclatanti, pongono davanti a domande su cui è necessario interrogarsi e non sorvolare: chi e cosa andrà a rappresentare questa nuova classe politica arrivata alla poltrona di sindaco con il 10 o 15% dei voti degli aventi diritto?
C’è un problema innegabile di rappresentanza e di solitudine che tocca canali molto delicati a nostro avviso. Socialità, cultura, economie, territorio, vivibilità.

Il movimento NO TANGENZIALE ha chiesto ripetutamente riscontri ai candidati sindaci e alle loro liste. Il silenzio è stato assordante.
Alla luce di questo un astensionismo così marcato non stupisce.
Oggi, come comitati, come cittadinanza attenta alle questioni di territorio ci ritroviamo a ragionare collettivamente sugli scenari imminenti.
Ai candidati del centrodestra dichiaratisi a favore dell’infrastruttura, che hanno speso parole precise per promuovere la realizzazione della Vigevano-Abbiategrasso-Magenta facciamo sapere che troveranno un movimento NO TANGENZIALE ancora più unito, preparato, determinato, un forte nucleo di persone pronto ad opporsi alla realizzazione di questo progetto inutile e devastante.

Al candidato del PD magentino Invernizzi consigliamo di sgomberare il campo da malintesi e posizioni inutilmente concertative rispetto al progetto ANAS.
Suggeriamo il coraggio di saper andare oltre il volere degli organi superiori del partito che lo ha candidato e lo sostiene: per tutelare e promuovere il territorio servono posizioni chiare e coraggiose contro il progetto.

Al candidato sindaco Finiguerra chiediamo un ritorno sui suoi passi, se è pur chiaro che posizioni affini a quelle del centro destra gli hanno giovato elettoralmente a lui chiediamo di esprimersi ancora per un NO TANGENZIALE, netto e deciso. Considerato il suo recente passato poco gli si addicono il glissare furbesco e il nascondersi dietro strategie politiche da “Prima Repubblica”.
Comunque vada a finire col movimento popolare NO TANGENZIALE dovrà tornare ad avere a che fare. Sembra strano ricordarlo proprio a lui ma discutere e confrontarsi coi movimenti è necessario quando si ha a cuore e tra gli obiettivi la salvaguardia e il cambiamento del territorio.
Discutere, confrontarsi e incontrarsi con i promotori e gli sponsor del movimento Sì TANGENZIALE forse paga elettoralmente ma a breve e lungo termine sarà disastroso per le collettività.

Il movimento NO TANGENZIALE continuerà a perseguire questo obiettivo elaborato col lavoro di centinaia di persone in 15 anni di lotte, continuerà a battersi con fermezza e convinzione per salvare il paesaggio e sradicare cemento migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti.
Chiunque farà il sindaco dovrà prenderne atto, si troverà a far i conti con questa cittadinanza attiva che da mesi chiede un riscontro, questi abitanti che avete finto di non sentire e vedere, che hanno disertato le urne, forse, ma che saranno sempre vivacemente presenti e attenti per fermare questa inutile e devastante opera infrastrutturale.

Sindaci, in vista del ballottaggio vi chiediamo di dire due parole: NO TANGENZIALE!
Due parole per ridare senso a queste elezioni amministrative e a questi ballottaggi.
Due parole nel programma fondante del cambiamento e della tutela dei territori.

 

No Tangenziale – Rete di Salvaguardia Territoriale; Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano