ABBIATENSE – La scorsa settimana abbiamo raccontato l’esperienza dei robecchesi che si trovavano uno in piazza San Carlo a Torino per la finale di Champions e gli altri (la sorella con il proprio marito) a Londra, a pochi passi dal London Bridge dove è avvenuto l’attentato, la sera del 3 giugno. Questa settimana ci ha scritto Massimo Chinaglia, un altro abbiatense che era a Torino: “Le scrivo a distanza di qualche giorno da quello che è successo, e vissuto di persona in piazza San Carlo a Torino. Per cominciare tengo a sottolineare come la scarsità di organizzazione e sicurezza sia stata al primo posto quella sera. Mi trovavo a Torino con mio figlio e un amico, verso le 18.00 eravamo davanti alla piazza, l’ingresso era sbarrato, vi erano solo tre punti di accesso ‘presidiati’… per modo di dire, dalle forze dell’ordine, all’ingresso sono arrivato con una bottiglietta di birra. Giustamente mi hanno invitato a berla lì e lasciare il vetro fuori dalla piazza per questioni di sicurezza, molto fiducioso e sollevato dal fatto che i controlli ci fossero, ci accingiamo a entrare in piazza. Ma lì la delusione nel vedere che all’interno della piazza vi erano persone non autorizzate che giravano con carrelli pieni di birra in bottiglia (allego foto), addirittura dagli accessi al parcheggio sotto la piazza portavano su casse di birra in bottiglia, episodio che deve far riflettere sul fatto che la cosa era già organizzata da tempo, e quindi mi chiedo se i controlli siano stati fatti. Sotto la piazza potevano benissimo aver parcheggiato un’autobomba, visti i controlli… Chiudo il mio racconto dicendo che in un paese civile sarebbero dovute arrivare le dimissioni del Sindaco e del Questore subito dopo, ma come succede in questo paese, apriamo inchieste cerchiamo i colpevoli ma alla fine tutto passa in cavalleria tranne la strage sfiorata e chi come me l’ha vissuta in prima persona le garantisco che parliamo di 1.570 feriti… Poteva essere anche peggio il bilancio”. Poco dopo aver ricevuto la testimonianza, apprendiamo che è morta la 38enne che è stata schiacciata dalla folla impazzita e che aveva avuto un infarto. I danni cerebrali sono stati troppo gravi.