ABBIATEGRASSO – Cantori che animano piazza Marconi… Apprezzati ma non da tutti. Purtroppo venerdì mattina, poco dopo quando avevano intonato una lirica, una coppia con cani al seguito, si è detta infastidita e ha chiesto di smettere. Poi l’uomo si è avventato su uno dei cantori. È intervenuta la Polizia Locale. Complimenti e solidarietà a chi ci allieta di tanto in tanto con…un canto! Così abbiamo scritto sulla pagina Facebook dell’Eco della Città, come premessa al filmato in diretta, fatto casualmente pochi minuti prima dell’odiosa aggressione. Venerdì, essendo giorno di mercato, la piazza era particolarmente frequentata, molti seduti al bar, altri di passaggio sotto ai portici o fermi a chiacchierare. Nel tratto tra il cartolaio e il bar, davanti al Municipio, il solito gruppo di amici pensionati, tra loro anche qualche cantore, un duo questa volta, con l’immancabile Comincini che ha intonato “Chist’è ‘o paese d’ ‘o sole, chist’è ‘o paese d’ ‘o mare!”, li abbiamo ripresi, circondati da amici e conoscenti che apprezzano le loro doti canore, fanno battute e si divertono. Siamo ripassati pochi minuti dopo e abbiamo trovato capannelli di persone indignate per quanto era appena accaduto. Testimoni hanno riferito che i cantori avevano appena intonato un’altra canzone quando una coppia con cani al seguito ha chiesto a gran voce di smettere di cantare e di “dar fastidio” sia a loro che ai cani. La donna urlava e insultava, l’uomo si è avvicinato e ha dato una forte spinta a uno dei due cantanti. A questo punto c’è stata una reazione forte e unanime, almeno una quindicina di persone si è precipitata a far quadrato attorno all’aggredito, pronti a intervenire a difenderlo e a contrastare il rissoso energumeno, poi identificato come 40enne rumeno dalla Polizia Locale che nel frattempo era stata allertata. Abbiamo accennato all’increscioso episodio su Facebook,  in poco tempo 3.476 le visualizzazioni e moltissimi i commenti di solidarietà all’aggredito Giuseppe Comincini, il più noto melomane abbiatense, tenore dal vasto repertorio, invitato spesso a intonare liriche e canzoni popolari e ora più che mai invitato da centinaia, migliaia di abbiatensi a continuare ad allietare la piazza con il suo canto e i cori improvvisati che suscitano sorrisi e buonumore. Inaccettabili e destestate da tutti l’aggressività e la maleducazione di chi lo ha colpito, lunga vita alle sporadiche e gradite “cantate” degli amici pensionati. E.G.