ABBIATEGRASSO – Il concorso delle vetrine è uno di quei miti, di quelle tradizioni che cavalca generazioni senza mai stancare. Fra tutte le piccole e grandi iniziative che organizza Confcommercio, è quella che più riesce a condividere lo spirito di una città, l’impegno dei commercianti per renderla sempre viva e speciale. Le cose più belle, a volte, non sono quelle che fanno maggiori proseliti o sono fatte in grande, ma quelle che lavorano nel piccolo districandosi tra emozioni, tradizioni e sensibilità. È compito nostro, di chi legge, ma soprattutto di chi scrive, individuare ciò che è bello, che lascia un segno nella memoria perché, in fondo, la bellezza di una città sta tutta qui. Anche quest’anno il concorso delle vetrine ha fatto riflettere, emozionare e anche ridere, scopriamone i vincitori. Premio assoluto per Pastiss – Pasticceria Contemporanea, capace di raccontare un momento importante per l’attività, dall’inaugurazione qualche mese prima del Covid alla terribile danza dell’ apri-chiudi-contingenta. Veronica, proprietaria di Pastiss, non si abbatte, o come dice lei “non molla”: si reinventa, riparte e ricostruisce, un po’ come ha ricostruito le pareti del modellino del Castello Visconteo rappresentato in scala con la pasta frolla. Un lavoro di progettazione ed esecuzione lungo due settimane, per mandare un messaggio importante: riportare il “centro anche in periferia”. Primo premio categoria alimentari: Panificio Moia per l’impegno nel creare un pane antropomorfo e ridere con bontà e leggerezza. Secondo premio alimentari: l’elegante omaggio di Tete a the per i 700 anni dalla morte di Dante. A divertire soprattutto la rivisitazione dei versi più famosi della Divina Commedia in chiave gourmet. Terzo premio alimentari per Gastronomia Fasani, che ottiene il bronzo per il secondo anno consecutivo, grazie al suo rimando diretto alla lotta contro il centro commerciale. Un Davide e un Golia versione pollo, chi vincerà la sfida? Per la categoria non alimentari, primo premio per l’idea di forma e contenuto di Giorgio Losa Abbigliamento, che estende il suo “LOVE” per tutte le vetrine e manda un messaggio di speranza e innovazione di pensiero con i manichini senza genere. Secondo posto per Agnes, che ci ha abituati a un’eleganza senza tempo, quest’anno ispirandosi alla pittrice Frida Kahlo. Terzo posto per Dodo Ferrari con la vetrina più ingegnosa e le sue pale eoliche, un progetto per un futuro più green a portata di polso. La giuria ha poi individuato tre menzioni speciali. Il parrucchiere Più Stili, che omaggia lo storico proprietario Rinaldo, recentemente scomparso. Anche il negozio di abbigliamento Al Dieci ha voluto mandare un messaggio importante e ancora, purtroppo, molto attuale, contro la violenza sulle donne. Infine, menzione per Verde Olivia per aver meglio rappresentato la commistione tra tematica green e prodotto. Ilaria Scarcella