ABBIATEGRASSO – “Cinquant’anni fa il cardinale Giovanni Colombo, con una felice intuizione, fondava nella Diocesi di Milano il Movimento della Terza Età – inizia a raccontare questa importante realtà, Cesare Giocondi, responsabile della zona Melegnano-Abbiategrasso – Ha avuto inizio così, nel 1972, all’indomani del Concilio Vaticano II, una realtà dinamica, coinvolgente e generativa di infinite risorse, che ancora oggi porta frutti nel contesto ecclesiale e sociale. Nel documento ‘La pastorale della terza età’, pubblicato nel giugno dell’anno successivo, il Cardinale si esprimeva così: «Bisogna che la Chiesa si renda conto che la terza età è un fatto sociale imponente, un problema pastorale urgente, una speranza d’apostolato promettente».” “E aggiungeva un invito – continua Giocondi – a valorizzare «il carisma della longevità che si traduce nell’essere testimone di speranza e operatore di carità. Vuol dire anche difendere e insegnare all’anziano a difendere i valori della sua età»”. Un’età che, grazie a scoperte scientifiche, nuove cure mediche, un’alimentazione migliore, regala sempre più tempo che è importante ottimizzare, il Movimento Terza Età come   declina oggi questo invito?  “Nelle parrocchie della Diocesi il Movimento Terza Età offre attenzione spirituale e formativa, è occasione di incontro e convivialità, promozione di appuntamenti culturali e di volontariato”. Che cosa avete organizzato in particolare nella Parrocchia abbiatense? “Il Movimento Terza Età è un centro di aggregazione ma soprattutto di proposte rivolte a tutti, ad esempio abbiamo ospitato il dott. Mario Comincini per conoscere meglio la storia del nostro territorio, il dott. Perin di Cisliano che ci ha affascinati con il racconto dei suoi viaggi così come con una lezione sulla Sacra Sindone. Durante il periodo del lockdown, particolarmente difficile per gli anziani che, isolati, non avevano modo di socializzare, grazie in particolare a Letizia Rancati Comincini è stata attivata una rete, tramite messaggi con cui  abbiamo mantenuto molti contatti, proponendo intrattenimenti culturali che hanno ‘fatto compagnia’, la risorsa più preziosa. Scriveva ancora il cardinale Colombo nel 1981: «L’anziano è sì a volte spettatore silenzioso degli avvenimenti del mondo, ma è spettatore costretto: il suo desiderio è di vivere in mezzo alla gente, la sua aspirazione e la sua speranza sono di rimanere cittadino efficiente, protagonista pensoso che ha idee e metodi e consigli da suggerire e proporre. Occorre che l’anziano possa approfondire e rivisitare la propria cultura, pena il disadattamento sempre più spiccato agli accelerati mutamenti della società in cui vive». Riflessioni più che mai attuali, che ci indicano la strada da seguire. Sono 8 gli incontri programmati nei vari luoghi della Diocesi che, a Sesto San Giovanni come a Varese,     consentiranno di dar voce ad altrettanti testimoni, quali docenti universitari e altri professionisti, invitati a raccontare come hanno valorizzato i propri talenti, mettendosi al servizio dell’anziano nel proprio territorio. «Riscopriamo e valorizziamo i nostri talenti. In cammino verso il futuro, alla luce dell’esperienza vissuta e testimoniata» è infatti il tema e filo conduttore di tutto l’anno giubilare”.  Chi avete scelto come testimonial ad Abbiategrasso? “Abbiamo scelto il dottor Antonio Guaita, chi meglio di lui poteva rappresentare una vita totalmente dedicata all’anziano? Geriatra, direttore della Fondazione Golgi Cenci e già direttore medico dell’Istituto Camillo Golgi, non ha esitato a rendersi disponibile per raccontare la sua vita di medico e di uomo dedicata tutta al mondo dell’anziano”.  I responsabili diocesani Alba Moroni e Carlo Riganti, con l’assistente monsignor Franco Cecchin, unitamente al responsabile della Zona 6 Melegnano/Abbiategrasso Cesare Giocondi, scrivono anche: «Celebrare i cinquant’anni della vita del Movimento Terza Età della Diocesi di Milano è certamente una grazia del Signore, perché ci dà la possibilità di vivere e coniugare insieme tre verbi, che sintetizzano il nostro passato, che ci aiutano a percepire l’oggi e che ci orientano al futuro prossimo: ricordare, ringraziare e rinnovare». L’invito per tutti è: sabato 12 marzo presso il Centro Mater Misericordiae di via Piatti 12 ad Abbiategrasso dalle 9.30 alle 11.30, seguirà la Santa Messa. E.G.