GAGGIANO – L’Associazione Culturale Aldo e Cele Daccò promuove la pubblicazione di una ricerca sulla storia locale che copre gli anni dal 1936 al 1943. “Gaggiano. Vent’anni in camicia nera. Seconda parte. 1936-1943”. Seconda parte in quanto prosecuzione di un volume curato nel 2003 dal gruppo di appassionati di storia locale che si era raccolto attorno al mensile “Il Ponte” diretto da Mita Sassano. Gli autori, Paolo Migliavacca e Lorenzo Papetti, che ne facevano parte, hanno inteso completare una ricostruzione delle principali vicende di Gaggiano e del suo territorio che abbraccia un secolo di storia, dagli anni del Risorgimento a quello in cui fu proclamata la Repubblica, realizzata attraverso una decina di volumi (ancora reperibili presso il sistema bibliotecario). La presentazione avverrà venerdì 20 aprile alle ore 21.00 nel salone del Centro Socio Sanitario “Ansalone”, piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, 4, Gaggiano. Dopo il benvenuto da parte dell’Associazione culturale Aldo e Cele Daccò (Maria Rosa Minniti, coordinatrice), i saluti del Sindaco Sergio Perfetti e del Consigliere Delegato alla Cultura Daniele Vecchi; seguirà la relazione della Presidente della Consulta Culturale Mara Marchesi e la relazione degli autori Paolo Migliavacca e Lorenzo Papetti. Moderatore: Sergio Meda, giornalista. “Le guerre del Ventennio, viste da Gaggiano, provincia di Milano. Un paese che passa dalla vita quotidiana dettata dal lavoro nei campi circostanti e nelle officine della vicina città, alla guerra in parti del mondo conosciute solo sulla carta geografica appesa dietro la cattedra della maestra; dall’esaltazione dell’Impero conquistato in terre selvagge all’angoscia delle battaglie perse, delle ritirate nella neve, dei telegrammi che annunciano la morte al fronte. Il racconto di questi anni a Gaggiano, paese al confine fra la campagna e la città, si snoda per oltre cinquecento pagine nel volume prodotto da Paolo Migliavacca e Lorenzo Papetti per completare gli studi di storia locale avviati fin dal 1986 dal gruppo che si era raccolto allora attorno alla redazione de Il Ponte, mensile edito a Gaggiano dal 1975 al 2008, animato e diretto da Mita Sassano. La cronaca spicciola lega fra loro i momenti in cui la grande Storia ha segnato quel periodo di vicende memorabili in un paese di duemila abitanti (altrettanti vivevano sparsi nelle cinque frazioni e più che trenta cascine) diviso dal Naviglio Grande col campanile e la torretta merlata su una sponda, il municipio coi fasci littori di fianco al portone sulla sponda opposta, il traffico di tram e barconi, le sfilate in camicia nera, i riconoscimenti al valor civile per gli eroici salvataggi dalle acque del canale, le corse in bicicletta e i balli al Dopolavoro. E, devastanti, le guerre. I due autori hanno ricostruito attraverso un’accurata ricerca presso il Centro Documentale dell’Esercito, gli Archivi di Stato e l’Archivio dell’Ordinariato Militare le esperienze in divisa di decine e decine di concittadini. Il racconto si conclude all’8 settembre 1943, quando il Re, firmato l’armistizio, si mette in salvo e lascia l’Esercito senza ordini. Il libro dedica alcuni capitoli alle figure più rilevanti dell’epoca, a partire dai due podestà: Ercole Angelo Castoldi e Filippo Pampuri. E anche ad un’insolita figura di sacerdote del quale non è rimasta memoria: don Enrico Saporiti, per brevissimo tempo parroco di Fagnano, poi più a lungo cappellano militare. Un notevole numero di fotografie e di documenti accompagna il racconto, costruito sulle testimonianze raccolte per anni prima di passare alla stesura del libro e sulle ricerche in venti archivi, da quelli comunali e parrocchiali di Gaggiano e dintorni, a quelli di Stato e di altri Enti di Como, Milano, Pavia, Roma e Varese”.
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