GAGGIANO – Domenica sera Gaggiano ha concluso il suo weekend di festa patronale con un bellissimo
abbraccio di tutta la comunità, lungo le sponde del Naviglio, salutando la festa patronale Euforia 2018 in
modo molto suggestivo. Un fine settimana ricco di attività, musica e spettacoli, una festa che ha riempito le
strade e le vie di Gaggiano sin dalla serata di venerdì 5 ottobre con lo spettacolo dell’artista di scuola Zelig
“Bruce Ketta” , proseguendo poi nelle giornate di sabato e domenica fin dal primo pomeriggio.
Reading poetici, mercatini, spettacoli teatrali e aperitivi vari hanno permesso ai gaggianesi e a tutti i
numerosi visitatori di passare un weekend all’insegna del divertimento e dell’arte, avvicinando la comunità,
permettendogli di condividere esperienze e momenti di passione e leggerezza.
Questo lo scopo, l’utilità, il bello, di una festa patronale, avvicinare la comunità, permettere che si
condividano ore di “euforia”, dimenticando per un po’ problemi ed assilli della vita quotidiana; ritrovare
grazie ad una festa patronale, quindi religiosa, la voglia e l’importanza di stare insieme, aiutarsi a vicenda
anche solo con un sorriso guardando uno spettacolo comico, o condividendo un’emozione ammirando una
danza. Tutto questo ha trovato la sua massima espressione nelle serata di domenica con lo spettacolo di
chiusura. Prima il concerto del Corpo Musicale di Gaggiano 1854: “Luce in Musica”, allegro, giovane e mai
noioso, alcune scelte musicali inusuali per una banda di paese, esibitasi infatti con disinvoltura sia sulle note
dell’Inno Italiano, sia sulle note di Rocky Balboa, ascolto piacevolmente insolito.
Ciliegina sulla torta è stata lo spettacolo finale “E luce sia…”! L’organizzazione e la nuovissima Pro Loco
gaggianese hanno dato vita ad un bellissimo weekend, il finale non poteva quindi essere da meno.
Il ponte pedonale adibito con fiamme coreografiche artificiali, centinaia di persone lungo le due sponde del
Naviglio, quasi tutte armate di palloncini e desideri da consegnare al cielo…
Una lettera di una cittadina letta in cima al ponte, poi un breve discorso delle autorità cittadine, sia
amministrative che ecclesiastiche; interventi utili a ricordare l’importanza della condivisione nonostante le
differenze e le difficoltà, poi i ringraziamenti alla Pro Loco e a tutti quelli che hanno permesso il successo
della festa. Nel momento di massima tensione, pronti ad immortalare il volo dei molti palloncini bianchi,
capiamo di esserci sbagliati, abituati al gesto, abbiamo invece dovuto abbassare le fotocamere e prender
atto della sorpresa degli organizzatori… I palloncini verranno portati a casa come ricordo della festa
patronale, un souvenir per tutti i partecipanti, i desideri voleranno sì in cielo, ma mediante la magia del
fuoco, bruciando i biglietti su cui i desideri erano stati scritti… E così come una fiamma tende sempre verso
l’alto, in barba alla forza di gravità, così i desideri dei gaggianesi (anche solo per una sera ), nonostante i
palloncini non siano volati, sono stati comunque spediti su nel cielo sotto forma di cenere.
Il parroco ha assicurato che entro sei mesi verranno esauditi, speriamo. Una bella festa e un’interessante e
suggestiva cerimonia finale, tra sei mesi quindi, guardando quel palloncino, sicuramente ormai sgonfio, in
molti sorrideranno al ricordo della bellissima serata insieme ai cittadini di Gaggiano. Luca Cianflone