ABBIATEGRASSO – Una piazza Castello domenica pomeriggio affollata di giovani, che con i loro strumenti musicali, la loro musica, le loro voci gridate hanno voluto esprimere un no deciso a tutte le guerre che ancora insanguinano il nostro pianeta, nonostante i ripetuti inviti ad ogni ricorrenza a non dimenticare i conflitti del passato per non ripeterli mai più. L’emozionante e partecipato evento ha preso il via dopo i brevi interventi del Sindaco Nai e dell’Assessore alla Cultura Poggi. “Sono contento di vedere qui oggi soprattutto i giovani musicisti, perché la musica unisce, è universale. Grazie a voi e a tutti gli organizzatori di questo bel momento – ha detto il Sindaco – Diamo oggi non solo un’opportunità, ma tutte le opportunità possibili alla pace, siamo contro tutte le guerre, stop alla violenza e alle armi. Lo chiediamo a gran voce a chi sta in alto e ha in mano il destino delle nazioni. Tacciano le armi e le morti cessino. Mentre siamo qui in questa bellissima giornata, ci sono tante persone che piangono i loro cari, i civili, ma anche i militari, spesso molto giovani, da una parte e dall’altra, che non hanno nessuna voglia di lasciare le loro vite sui campi di battaglia. Questo è un momento di festa ma anche di riflessione. Voi giovani, insieme ai vostri insegnanti, approfondite le vostre conoscenze, perché il futuro sia di pace e fratellanza e i problemi si affrontino con il dialogo”. Le parole dell’Assessore Poggi hanno poi sottolineato il significato del momento: “Abbiamo voluto creare questo momento di condivisione per portare la cultura della pace, che vuol dire innanzi tutto cultura del dialogo, della comprensione nel senso latino del termine, che vuol dire includere, prendere e costruire insieme. Il messaggio è di costruire un patto insieme di solidarietà e pace, di comprensione. Apriamo con gli strumenti, con la voce, apriamo le finestre, costruiamo ponti non alziamo muri. Vedervi suonare tutti insieme è un momento che unisce. Questa condivisione rimanga nel nostro futuro e nel nostro essere. Auguro a voi di costruire un mondo migliore”. Dal balconcino del Castello una giovane donna ha recitato il testo “Abbiamo bisogno di una terza pace mondiale” di Alessandro Bergonzoni. Si sono quindi levate al cielo le note dei giovani musicisti, che hanno suonato “La vita è bella” di Nicola Piovani, colonna sonora del film di Benigni. Altri giovani hanno poi recitato altri testi centrati sulla guerra, ricordandone gli orrori e che nel 2022 l’umanità è ancora in conflitto per una sessantina di guerre. Parole gridate, un invito ancora una volta a non dimenticare e a considerare se questo è un uomo. E poi, ancora una volta, spazio alla musica, suonata e cantata tutti insieme, all’inno alla pace “Give Peace A Change” di John Lennon, e l’invito rivolto a tutti a “dare una possibilità alla pace”. M.B.
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