ABBIATEGRASSO – Nella mattinata di lunedì 7 aprile, in una bella giornata di sole, si è svolta la prima giornata dei “Giochi della Gioventù”. Hanno iniziato a gareggiare le scuole delle classi quinte dalle 9.30 alle 11.30, nel pomeriggio hanno gareggiato le classi quarte.

Hanno partecipato le classi delle Scuole Primarie abbiatensi, di Ozzero e di Cassinetta di Lugagnano. Gli alunni hanno gareggiato nelle seguenti discipline disputate in mattinata: lancio del vortex, velocità, resistenza con 400 metri di fatica, sono partite diverse batterie di staffetta di velocità mista a squadre, in cui bisogna tenere il testimone e passarlo ai compagni senza farlo cadere. Sono state disputate le semifinali e le finali di qualificazione. Lo speaker: “Si ringraziano tutti i partecipanti ai Giochi, che sono stati organizzati dal Comune, dall’Ala e da Edes”.
Al termine di ogni gara si sono svolte le premiazioni, sono state consegnate tutte le medaglie dall’Assessore Marina Baietta. Nella gara del lancio del vortex femminile ha vinto la medaglia d’oro Gaia della scuola di via Colombo per il lancio di 31,80 metri. Nella gara di velocità femminile ha vinto Giulia della scuola di via Fratelli di Dio. Nella gara di velocità maschile ha vinto Mattia della scuola di via Fratelli di Dio. Nella gara di resistenza femminile di 400 metri, la medaglia d’oro è stata vinta da Germa della scuola U. e M. di Savoia. Nella gara di resistenza maschile di 400 metri, si è classificato al primo posto Nathan dell’ U. e M. di Savoia. Nella gara maschile del lancio del vortex, la medaglia d’oro è stata vinta dalla scuola U. e M. di Savoia con il lancio di 37,10 metri. Nelle gare delle staffette miste le medaglie d’oro sono state vinte dalla scuola U. e M. di Savoia. I parapetti delle tribune non rispettavano le norme di sicurezza, così il Comune ha preferito non farli utilizzare transennandoli con divieto di accesso. Quest’anno, quindi, i Giochi sono stati organizzati diversamente. Ogni classe, coordinata dagli insegnanti, ha preso posto nell’area di sinistra dell’entrata tra il campo e le tribune.

I genitori hanno dovuto vedere i figli da lontano nell’area posta lungo la recinzione del campo a destra dell’entrata, fino all’area transennata dietro una rete molto alta che non lasciava una buona visuale e si doveva stare in piedi per molte ore. Diversi genitori si stancavano, stavano poco tempo e si lamentavano del disagio di quest’anno dicendo: “Speriamo veramente che questo sia l’ultimo anno che noi genitori non possiamo tifare per le classi dei nostri figli dagli spalti, come si è sempre fatto”.
Altri genitori dicevano: “I Giochi sono stati organizzati troppo in fretta e gli orari non sono stati precisi, specialmente nei pomeriggi del 7 e del 9 aprile, in cui i Giochi sono iniziati prima delle 13 e alle 15 era già tutto finito, e così siamo arrivati a metà Giochi già disputati. L’importante è che per il prossimo anno i lavori allo Stadio e agli spalti siano eseguiti, così noi genitori saremo contenti di ritornare a tifare per i nostri figli dagli spalti. Non vediamo l’ora!”. G.C.
Nessun commento