MORIMONDO – Un’atmosfera calda e accogliente, il camino acceso, lo scintillio dei calici tra le luci soffuse, i tavoli elegantemente apparecchiati nelle sale affrescate, all’ingresso le raffinate decorazioni natalizie e le lanterne sul tappeto rosso danno il benvenuto ai primissimi ospiti del nuovo ristorante “Il Filo di Grano” che completa e arricchisce l’Hotel Morimondo inaugurato nel 2014 nella splendida piazza dei Cistercensi. Gode di una posizione magnifica, accanto all’Abbazia di Morimondo, in uno dei Borghi più belli d’Italia, il ristorante dell’Hotel gestito da Gabriele Corti è una nuova sfida che si preannuncia vincente. L’amore per il territorio stimola da sempre la sua attività, lo evidenzia lo stesso Gabriele Corti nel suo discorso inaugurale: “Venticinque anni fa nasceva Cascina Caremma a Besate, una realtà che ha sempre creduto nelle risorse turistiche del territorio, nelle sue bellezze naturalistiche ed architettoniche, nei suoi valori gastronomici. Far diventare l’Hotel Morimondo anche un ristorante è stata un’evoluzione naturale… Ci sono 40-50 coperti, abbiamo voluto creare una situazione più intima, una cucina sempre legata al territorio ma più raffinata, elaborata. Come dice il nome, ‘Il Filo di Grano’ è un inno ai cereali, l’alimento base dell’umanità. Segale, frumento, mais, riso, orzo, prodotti della Cascina Caremma abbinati ai prodotti del territorio e non solo, come il pesce. Abbiamo voluto creare un luogo dove trascorrere del tempo con le persone che amiamo, condividendo la bellezza del nostro territorio e la bellezza dello stare bene insieme”. Abbinamenti diversi e innovativi che esaltano il sapore e la genuinità dei prodotti dell’Agricoltura sono affidati al giovane chef Edoardo Passeri che vanta già prestigiose esperienze tra cui Caffè Trussardi, Four Season di Londra e Corallium di Milano. Un primo “assaggio” delle prelibatezze che si potranno gustare al “Filo di Grano” sono stati il risotto alle castagne con Rusticone lodigiano e cavolo nero, guancette con crema di carote al curry e una sottile e croccante sfoglia di polenta adagiata sopra, per finire una rivisitazione della Barbajada, bevanda dolce e cremosa, omaggio all’antica tradizione milanese. Il tutto accompagnato ovviamente da ottimi vini ben selezionati. Presente alla cena di apertura martedì 5 dicembre anche il sindaco di Morimondo Marco Marelli, tra i primi a suggerire l’idea di un ristorante nell’hotel, un’occasione in più per venire a Morimondo e scoprire il territorio, un territorio che merita di essere visitato e valorizzato. Il luogo stesso dove sorgono l’hotel e il ristorante è ricco di storia, non era una semplice cascina ma l’antica “grancia” del Monastero, dove venivano conservati grano e sementi, un edificio acquistato dal Comune nel 1982 e che è stato recentemente restaurato, dando così ancora più pregio alla piazza principale del Borgo. “L’hotel e ora il ristorante sono una scelta coraggiosa per far rivivere Morimondo e l’intera comunità” ha aggiunto il sindaco Marelli. Alloggiare in una delle venti camere è, come afferma lo slogan dell’Hotel, “una sosta nella storia”… una sosta resa ancora più piacevole e romantica dal ristorante. Una piccola “perla” nel cuore di Morimondo. S.O.
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