ABBIATEGRASSO – Mancano 60 giorni alle elezioni amministrative per eleggere il nuovo sindaco che governerà Abbiategrasso e… la lista delle liste non è ancora finita. Ogni settimana si aggiungono candidati a sindaco e relative liste sostenitrici. Tutto questo mentre la campagna elettorale si arricchisce di ‘eventi’ per lo più mangerecci, alla pizza 5 Stelle servita dalla candidata Barbara De Angeli e da alcuni parlamentari, al bis di degustazioni alla Premiata Salumeria Meloni che, dopo Finiguerra, ha accolto il venerdì successivo Cesare Nai e i suoi sostenitori, sparsi in ben 5 liste d’appoggio. Una sorta di record del centrodestra che sempre più unito si presenta sia con 3 liste di partito, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e 2 liste civiche capeggiate da ex politici, una probabile “Nai Sindaco” capeggiata da Valter Bertani che ca. un anno fa se n’era andato dal Consiglio e poco dopo aveva annunciato di preparare la sua candidatura a futuro…sindaco. Nell’altra lista, che secondo i ben informati si chiamerà “Abbiategrasso Merita” ci sarebbero l’ex sindaco Roberto Albetti così come Michele Pusterla attualmente consigliere comunale e militante di CL. Sabato pomeriggio, Cesare Nai e i suoi molti amici ed estimatori hanno inaugurato la sede elettorale in corso Matteotti, brindando a quel “cambiamento di rotta che Abbiategrasso merita”. Un cambiamento invocato da tutti, la cui ricetta è per ora per lo più nebulosa e rimandata alla presentazione dei programmi che più di un candidato ammette che preparerà dopo aver coinvolto e sentito i cittadini. Cittadini subissati da richieste e le cui opinioni improvvisamente sembrano essere tenute in gran conto ma, anche se non lo dicono direttamente ai politici di turno, assicurano di ‘aver memoria’ e di giudicare da quanto dimostrato con i fatti, non con le parole. Uno dei temi che in questi giorni, dopo la divulgazione del programma dell’ASST per il Cantù, è il futuro dell’ospedale abbiatense. L’ospedale è infatti ritenuto ancora il tema più importante, prima di quello della strada e del lavoro, perché ‘senza la salute non si può fare nulla’. Il programma meglio specificato del POAS conferma che il Cantù diventa un poliambulatorio e un Punto di primo soccorso, non proprio un ospedale ma una propaggine del Fornaroli di Magenta, mettendo ancora più in difficoltà tutto l’abbiatense e mettendo in dubbio proprio quella sicurezza che viene spesa come motivazione dai vertici dell’ASST e che nessun partito politico sembra voler osteggiare sul serio. Anche la strada sembra essere uno dei temi da cui gli elettori dicono di far dipendere la loro scelta e chiedono ai candidati a sindaco risposte chiare. Altro cambiamento in atto la commistione tra destra e sinistra che sembra destabilizzare invece chi ha ancora bisogno di ‘catalogare’ e irrigimentare le persone, fenomeno evidente sui social in particolare che riguarda soggetti tesi a ‘spiare’ e misurare ogni esternazione di un candidato, tanto più vicino è stato, per coglierlo in fallo e gridare all’Alto Tradimento. Il più soggetto a tale ‘analisi’ è Domenico Finiguerra che continua una campagna ‘destabilizzante’ perché va in cascina, nelle periferie, parla con tutti, ha Gornati (PdL) che raccoglie per lui le firme (e fa però lo stesso per i 5 Stelle), annuncia un aperitivo con un rosso (come non pensare a un buon calice di vino?) poi viene il dubbio che il rosso doc sia invece Paolo Porati, apprezzato ex consigliere comunale Pd che ha lasciato per motivi personali, gli stessi per cui ora firma per la candidatura di Finiguerra? E con lui firma anche un’ex nota coccinella, una dei famosi 14 candidati su 16 che però ora è tornata a sostenere… Finiguerra. Intanto sabato si è presentato Lele Granziero, circondato da ben 4 sindaci Pd del territorio, da Daniele Del Ben di Rosate, Yuri Santagostino di Cornaredo, Marco Invernizzi di Magenta e Fabio Bottero di Trezzano. Quattro testimonial eccellenti per augurargli la stessa loro opportunità con alcuni consigli utili per governare. Il giornale va in stampa mentre si presenta il candidato della lista dell’associazione culturale Zyme, si attende l’incontro programmato per martedì da Officina del Territorio che anticipa: “Tema sarà l’attività svolta dall’Officina in questi quattro anni e le prossime elezioni amministrative” (c’è chi scommette che sosterrà il Pd ma questa è per ora solo un’illazione). Rimaniamo in attesa anche della data della ventilata presentazione di Rifondazione Comunista. E per ora (consapevoli che tutto può cambiare da un momento all’altro), sono le 15 di lunedì 10 aprile, ma solo per ora è tutto. E.G.
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