CASSINETTA DI LUGAGNANO – In occasione del ricordo dell’Olocausto, presso il centro Polifunzionale di Cassinetta, Anpi di Abbiategrasso in collaborazione con il Comune di Cassinetta di Lugagnano e l’Anffas – Il Melograno ha presentato una mostra dal titolo “Disabilità: dal programma nazista Aktion T4 all’inclusione sociale”. Molti di noi ignorano o hanno dimenticato che i disabili furono le prime vittime della follia nazista, anche se già durante la Prima Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi, a causa della scarsità di cibo, si era diffusa una forma di “indifferenza” nei confronti della morte di soggetti deboli definiti “bocche inutili”. La questione “disabilità” fu affrontata nel 1933 da Hitler che emanò la legge sulla sterilizzazione e nel 1935 una legge sulla salute coniugale che di fatto favorì una serie di pratiche abortiste. Nel 1939 iniziò l’eliminazione fisica e furono 70mila le persone uccise nella fase iniziale della Shoah. Il primo passo verso lo sterminio totale che coinvolse anche i Paesi occupati e che toccò anche l’Italia con la deportazione degli internati negli ospedali psichiatrici. Non si possono dimenticare le pratiche folli di alcuni medici che fecero esperimenti usandoli come cavie e che “l’idea del gas” nacque per loro e poi fu adottata nei lager per tutti gli altri perseguitati (ebrei, rom, omosessuali, testimoni di Geova, politici). La società civile fu “sensibilizzata” con operazioni di propaganda con le quali si spiegavano le ragioni economiche: il peso che la società sosteneva venne quantificato con precisione. Celebre è inoltre il manifesto che mostra un operaio che porta sulle spalle il peso di persone disabili. Oltre alla documentazione storica ripercorriamo le sofferenze di Gerda, di Helene, di Emmi e di Ernst Lossa. A quest’ultimo è dedicato il Museo del giocattolo di Napoli, per ricordare che a Ernst fu negata l’infanzia dalle vessazioni e soprusi del sistema criminale nazista. Nella sezione di attualità, Anffas presenta la condizione attuale nei diversi ambiti: famiglia, lavoro, attività sociali e come oggi alle persone diversamente abili siano garantiti diritti espressi nella Costituzione Italiana in particolare agli art. 2-3-24-32 con i quali vengono affermati il principio di uguaglianza e il diritto alla tutela della salute. Il portatore di handicap non deve essere discriminato ma avere le stesse possibilità di una persona “sana” (principio di uguaglianza) e deve essere opportunamente curato (diritto alla tutela della salute). Alla cerimonia di inaugurazione di sabato 28 gennaio presente il Sindaco Michele Bona, il presidente di Anpi Gianmarco Garbi ed un allegro “comitato” degli ospiti di Anffas. Naomi Contiero
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