ABBIATEGRASSO – Un altro impegnativo e lungo anno scolastico si è appena  concluso e l’attesa stagione estiva è ormai alle porte. E’ tempo di progetti per le vacanze, di scelta della località di villeggiatura o di semplice relax nella propria città. Ma non sarà proprio così per tutti. Molti studenti delle classi seconde e terze del liceo scientifico con potenziamento sportivo hanno scelto di destinare una parte della lunga vacanza estiva al lavoro presso le piscine del territorio, in veste di bagnini. Questa opportunità è uno dei frutti del progetto di potenziamento sportivo del liceo dell’Istituto abbiatense, ideato dal docente di scienze motorie, Gerado Malatesta, in collaborazione con la Società Nazionale di Salvamento. Per conoscere le diverse possibilità di lavoro presso gli impianti del territorio, nei giorni scorsi  gli studenti e le loro famiglie hanno partecipato ad una riunione organizzata dal Presidente della società di Salvamento, Fabio Battaglia, che ha presentato agli studenti in possesso di brevetto per la piscina e alle loro famiglie le  diverse e numerose opportunità di lavoro stagionale offerte dalle strutture presenti nell’abbiatense, nel pavese e nel magentino. Durante la riunione Fabio ha ricordato le regole che un bagnino deve  rispettare, sottolineando l’importanza della serietà e della concentrazione durante i turni . Il mancato rispetto delle regole, tra cui il divieto di usare il cellulare, viene infatti sanzionato  partendo dalla  semplice ammonizione fino al licenziamento in caso di gravi infrazioni o di comportamento recidivo. I turni di lavoro di un bagnini sono flessibili: è possibile lavorare la mattina (9-14), il pomeriggio (14-18) e la giornata intera, con una paga oraria  che  varia dai 5 ai 10 € in base all’esperienza e alle dimensioni degli stabilimenti in cui si lavora . Ai bagnini vengono affidate una o più piscine, in base alla  disponibilità e alla  residenza dell’interessato. Le mansioni  di un bagnino non riguardano solo l’assistenza in vasca o comunque il salvamento, ma  anche la manutenzione della vasca e dell’impianto della piscina.  Per diventare professionisti del salvamento non occorre solo una formazione  che prevede lezioni pratiche in acqua e lezioni teoriche in aula per il conseguimento del brevetto, ma sono necessarie anche attitudini personali, come disponibilità, serietà e  senso di responsabilità. Gli studenti che hanno già provato questa esperienza l’anno scorso assicurano che è gratificante, anche se impegnativa, perché permette di stare a contatto con la gente e di sentirsi utili.