ABBIATEGRASSO – La mozione su “procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione di parte dei locali del convento dell’Annunciata- Mozione di indirizzo: ‘revoca’ presentata da Cambiamo Abbiategrasso” è stata presentata da Domenico Finiguerra nel Consiglio comunale del 24 giugno che ha precisato di mettere in discussione solo le modalità della concessione. Ha rievocato alcuni passaggi: “Dopo la sospensione della procedura del bando, Cracco in un video dava comunque per scontata l’apertura della sua scuola di cucina, su mia richiesta e di Gornati, tutti i capigruppo hanno richiesto la rimozione del video Annunciata-Milano che proponeva l’ex convento come se fosse immerso nei vigneti. Il video è stato tolto ma poi Cracco rilascia alcune interviste, sul Corriere e Repubblica ripete che farà la scuola all’Annunciata, nel servizio su RaiExpo si esprime da padrone di casa e fornisce anche dettagli sulla scuola di cucina, dando per scontato che potrà disporre dell’Annunciata, quando invece sarà il Consiglio comunale a dover decidere. Proprio per ripristinare la credibilità dl Consiglio, chiedo di sgomberare il campo, revocando il bando, poi sarete liberi di fare eventualmente un altro bando, possibilmente senza spendere 12.000 euro per un’altra consulenza legale”. Pusterla (PdL), pur dichiarando di non essere contrario all’affidamento a Cracco, ha condiviso le critiche per come è stato gestito, lamenta mancanza di trasparenza e chiede di valutare l’avvio e l’andamento di questi mesi in cui ha svolto delle attività come la puntata di Masterchef, valutando che nella negoziazione futura di un canone, probabilmente le condizioni le detterebbe lui. Poi, poiché il dibattito languiva, Gornati (PdL), dopo aver evidenziato che la maggioranza era taciturna sull’argomento, ha detto: “Stiamo parlando di una delibera del gennaio 2014, sospesa un anno dopo per incidenti di percorso. Abbiamo criticato la procedura anche perché è ancora in sospeso l’accordo di programma con Regione e Università. Sono favorevole alla revoca definitiva di questa delibera”. Albini (Pd) pur dicendo che “il comportamento di Cracco è stato scorretto, in spregio all’Amministrazione comunale, chiedo se dal punto di vista legale è possibile la cancellazione della delibera, cito alcune sentenze della Corte di Stato che indicano il giudice come risolutore del contratto”. L’ass. Brusati ha precisato che fino ad ora si è trattato di una manifestazione di interesse e che quando si intraprenderà una negoziazione sarà il Consiglio comunale a decidere. “Come assessore al Demanio non vedo perché il Consiglio dovrebbe revocare la manifestazione d’interesse, abbiamo noi la proprietà del bene, dopo i 6 mesi decideremo se togliere l’Annunciata a Cracco solo perché ha fatto lo ‘sborone’”. Ceretti (lista civica) ha annunciato il suo voto di astensione sulla mozione “perché c’è un periodo di assegnazione che ci permette di giudicare quello che sta succedendo, poi comunque ritengo si debba fare una gara nei termini di legge, aperta a più partecipanti, con l’obiettivo che l’Annunciata abbia una redditività che ora non ha”. Ranzani (Pd) ha sostenuto che “la sospensione del bando dà la possibilità di fare scelte diverse, l’attuale comodato è positivo per la città che riesce a interloquire con chi muove turismo e cultura, invece gli abbiatensi sono fobici e frustrati per questa presenza. C’è un bando sospeso, quindi possiamo lavorarci, per la nostra città Cracco è un richiamo importante”. Il Presidente del consiglio, Matarazzo, ha ricordato che nulla è stato ancora deciso ma ha condiviso il giudizio negativo sul comportamento e affermazioni di Cracco, il sindaco Arrara è intervenuto con due sintetiche sottolineature: “Dico che la palla ce l’ha il Consiglio Comunale e che o sappiamo cogliere l’occasione o ha ragione Cracco: siamo proprio dei ciula”. Finiguerra, prima del voto, ha ribadito che la mozione è utile a ripristinare la credibilità e onorabilità del Consiglio, sbeffeggiato da Cracco che ha rimesso in circolazione il suo video. Hanno votato a favore della mozione oltre a Finiguerra i due consiglieri dell’Officina e i tre del PdL, Ceretti si è astenuto e in 9 della maggioranza hanno votato contro, la mozione quindi non è stata approvata. E.G.