ABBIATEGRASSO – Il Direttivo del Movimento per i Diritti del Cittadino Malato aggiorna gli

oltre 11.000 cittadini che hanno firmato la petizione del Cantù. Lunedi 21 novembre il Consiglio

Comunale di Abbiategrasso ha votato all’unanimità la mozione che abbiamo preparato e condiviso

con i componenti della Consulta e della Commissione consigliare. Mozione con cui si chiede di

rivedere il POAS e si inoltrano dettagliate richieste. La stessa Mozione è stata contemporaneamente

votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Albairate e sarà presentata in tutti i prossimi

Consigli dei Comuni dell’abbiatense. I Consiglieri intervenuti al dibattito del Consiglio Comunale di

Abbiategrasso hanno dato mandato al Sindaco di presentare con forza le istanze espresse nella

mozione, durante l’incontro previsto il giorno seguente con i dirigenti ASST e ATS e l’Assessore

Regionale alla Sanità. I Consiglieri hanno inoltre sollecitato a continuare ad oltranza e con ogni

mezzo a contrastare il depotenziamento del Cantù. Martedì 22 si è tenuto l’annunciato incontro con i

direttori Lombardo, Bosio e l’assessore. Gallera. Alle 18 all’Annunciata, nonostante l’ora e il tempo

meteorologico non incoraggianti, erano presenti numerosi cittadini interessati a conoscere il futuro

dell’Ospedale Cantù. Dopo la presentazione della mozione da parte del Sindaco, i dirigenti hanno

riferito ancora una volta dati generali e illustrato servizi erogati dai diversi ospedali. Il Pubblico

ha rumoreggiato più volte ritenendo di essere intervenuto , non per ascoltare un convegno sulla

Sanità lombarda, ma per entrare nel merito del futuro del Cantù. Sono seguiti interventi e

contestazioni che sono serviti ad aprire uno spiraglio, l’Assessore Gallera ha infatti dichiarato che il

POAS “si può rivedere”. Continuiamo quindi sia con la raccolta firme sia con il monitoraggio e

l’attenzione. Continuiamo a collaborare tutti quanti insieme, per cambiare il futuro di declino che si

prospetta per l’Ospedale Cantù. Ospedale funzionante, una struttura con sale operatorie e

attrezzature all’avanguardia per cui, ricordiamo ancora una volta, sono stati spesi decine di milioni

di euro pubblici, non da ridimensionare quindi ma da valorizzare con un organico adeguato. Il Presidente Marco Bessi