ALBAIRATE – Il Consiglio Comunale dello scorso 31 marzo si è svolto all’insegna di sei

approvazioni – non all’unanimità – e di tre conferme, ma non ha visto certo una folta affluenza di

pubblico poiché era presente un solo cittadino. Sono state confermate le aliquote e le detrazioni di

imposta municipale propria, le aliquote TASI e IRPEF. Approvato il piano delle alienazioni e

valorizzazioni immobiliari: non ci sono immobili comunali da vendere, verranno rinnovate le

locazioni e per le Cooperative ci sarà la possibilità di trasformare il diritto di superficie in diritto di

proprietà. Approvato anche il Programma delle Opere Pubbliche per il 2017-2019 per importi

superiori ai 100mila euro relativo al momento – per le altre opere bisognerà attendere il bilancio di

previsione – al solo Centro Sportivo che, con la gestione della Robur Albairate, sta godendo di

particolari attenzioni: sostituzione della caldaia, completamento e riqualificazione della recinzione

tra pubblico e campo da calcio, acqua calda. Un’altra approvazione ha riguardato il regolamento dei

servizi e degli interventi di protezione e promozione sociale e della compartecipazione alla spesa: si

è cercato di dare uniformità nell’agire tra tutti i comuni aderenti nell’ambito territoriale

dell’abbiatense. Il regolamento della piattaforma ecologica per la raccolta differenziata rifiuti solidi

urbani è stato approvato in un secondo passaggio in commissione poiché il primo era stato

approvato, ma non portato in Consiglio Comunale. Approvato il regolamento per le feste

ecosostenibili nel quale sono state riviste, al ribasso, le sanzioni per chi usufruisce ancora di

stoviglie non ecologiche, come previsto dalla legge. Infine, con qualche polemica da parte delle

opposizioni, è stato approvato il Piano finanziario per la TARI puntuale. Entrambe le opposizioni

infatti sostengono che sia meglio la tariffa a pesata suddivisa per il numero degli abitanti come si

faceva anni fa. Emanuele Petruzzelli della civica Per Albairate: “Ho evidenziato il fatto che il 50%

delle spese dei cittadini sono date da spese generali: noi paghiamo questo 50% per servizi accessori

amministrativi”. “I contratti – spiega il sindaco Giovanni Pioltini – sono stati fatti a quantità: in

funzione di quanto si raccoglie, il Consorzio paga. Ogni servizio quindi ha un costo per raccogliere

l’indifferenziata. Invece la differenziata come carta, plastica e vetro la spesa del porta a porta è più

alta rispetto a quella del conferimento all’ecocentro pertanto il prezzo può essere ricontrattato in

base alla fruizione del centro di smaltimento”. Simona Borgatti