MILANO – Acquistare un nuovo immobile è un’operazione spesso molto entusiasmante, perché permette di diventare proprietari della casa dei propri sogni, magari dopo una lunga ricerca o dopo un lungo periodo di adattamento in soluzioni più precarie e meno in linea con i propri desideri.

Prima di diventare a tutti gli effetti titolari di un immobile, però, è necessario effettuare dei passaggi formali utili a rendere concreta la volontà di acquisto, da una parte, e di vendita dall’altra, prima della conclusione dell’accordo vera e propria.

Questo processo si può idealmente suddividere in tre momenti principali: la proposta d’acquisto, il compromesso e il rogito.

Se degli ultimi due tutti hanno sentito parlare, la proposta d’acquisto è un accordo che tende a rimanere un po’ in second’ordine ed essere sottovalutato da entrambe le parti.

Si tratta, in realtà, di un passaggio molto importante, perché è lo step che prima degli altri apre ufficialmente il processo di vendita tra acquirente e proprietario.

La proposta di acquisto, infatti, non si concretizza come molti pensano con una mera manifestazione verbale della volontà di comprare un immobile, ma nella sottoscrizione formale di un documento propedeutico all’espletamento degli altri due passaggi.

Una disamina molto esaustiva sulle caratteristiche e i contenuti necessari a elaborare una proposta di acquisto valida, ci giunge dalla guida pubblicata dal team di professionisti dell’agenzia immobiliare online Dove.it.

Scorrendo tra le righe di questa risorsa editoriale, si evince come sia importante inserire tutte informazioni esatte, richieste per rendere valido tale documento.

In linea di massima, la proposta d’acquisto viene siglata da parte dell’acquirente che formalizza la sua intenzione d’acquisto, contestualmente al versamento della caparra, impegnandosi definitivamente a concludere l’accordo.

Da questo momento in poi l’acquirente non potrà più tirarsi indietro, pena la perdita della somma versata.

All’interno del documento, quindi, dovranno essere presenti almeno i dati delle parti impegnate nella trattativa, quindi proprietario, acquirente ed eventualmente agenzia. Dovranno essere riportati inoltre i dati dell’immobile, la clausola di irrevocabilità legata all’arco di tempo in cui va ritenuta valida e l’eventuale compenso per l’agenzia.

Formalizzato questo passaggio, si procede poi con la firma del compromesso di vendita, che coinvolge, invece, entrambe le parti.

A questo punto anche il venditore si impegna ad accettare la proposta d’acquisto dell’acquirente e a vendere l’immobile esclusivamente al promittente acquirente.

In questo atto, entrambe le parti stabiliscono tempi e modalità di vendita, riportando anche il prezzo pattuito, l’identificazione dell’immobile e tutte le altre informazioni necessarie.

Chiude il processo di vendita la firma del rogito, l’atto che sancisce ufficialmente il passaggio di proprietà tra le due parti.

Questo, generalmente, ha luogo dopo che il notaio ha verificato la validità delle identità personali, la prestazione energetica, il regime fiscale in vigore e l’assenza di eventuali situazioni pendenti sul proprietario che possano ostacolare il passaggio della titolarità dell’immobile. Firmato il rogito, l’acquirente diventa il nuovo proprietario dell’abitazione, agli effetti di legge.