ABBIATEGRASSO – E’ stata inaugurata sabato mattina la realizzazione della nuova, bella, utile idea dei ragazzi del Rotaract C. di Abbiategrasso. Un progetto encomiabile che vuol far ‘scoprire’ anche ai più piccoli, con appositi cartelli e visite guidate, le bellezze architettoniche, i più importanti monumenti, testimoni della storia della città. Federica Andrisani, attuale presidente del Rotaract, con Francesca Rognoni e Maria Bregoli che l’hanno preceduta, Nicolò, Mattia e altri ragazzi del gruppo, ha ringraziato il sindaco Arrara e l’assessore Colla per la disponibilità a collaborare all’iniziativa. Un’iniziativa partita domenica, festa di San Giuseppe, quando all’invito hanno risposto diversi ragazzi che frequentano le scuole elementari e medie, a cui sono stati offerti anche momenti di gioco per favorire l’apprendimento. Su un unico supporto, i cartelli con frecce, posizionati in piazza Castello, permettono di segnalare e mettere in evidenza l’esistenza del percorso, ma anche di stimolare la curiosità dei ragazzi nei confronti dei principali monumenti della città (il Castello Visconteo, le chiese di Santa Maria Nuova e di San Pietro, il convento dell’Annunciata e il Palazzo Cittadini Stampa). I cartelli esplicativi permettono di far loro conoscere la nostra città in modo nuovo e attivo, nella convinzione che conoscere sia il primo passo per amare il proprio territorio, rispettarlo e impegnarsi per renderlo migliore. La cartellonistica per bambini  riprende la grafica e l’impostazione della cartina prodotta dall’Amministrazione, due strumenti correlati che si integrano a vicenda. “I cartelli e le visite sono impostati –  spiegano i giovani del Rotaract – su un metodo didattico specifico che mira ad andare oltre la classica visita guidata e le semplici informazioni storiche, per fornire ai ragazzi, attraverso la lettura dei cartelli e le visite ai monumenti, non solo la conoscenza mnemonica della storia della propria città, ma anche una serie di strumenti critici che possano permettere loro di sviluppare le proprie capacità di lettura delle opere d’arte e d’architettura, imparando ad osservarne i dettagli, a farsi domande, a collegare gli oggetti d’arte al contesto storico entro cui sono stati prodotti e soprattutto a riconoscere le tracce che la storia lascia su ogni monumento. In altre parole non un approccio nozionistico e mnemonico, ma una lettura guidata del monumento che aiuti a comprendere la ricchezza e la complessità del nostro patrimonio. I testi dei cartelli e le visite infatti sono stati ideati da operatori specializzati nel campo della storia dell’arte e dell’architettura con esperienza anche nel campo della didattica del patrimonio”. Un’iniziativa lodevole che servirà ai piccoli ma anche ai…più grandi. E.G.