ABBIATEGRASSO – È notte fonda sabato 28 maggio quando i Bersaglieri della Sezione di Abbiategrasso dell’Associazione Nazionale Bersaglieri “Ten. Pompeo Montorfano” accompagnati dalle consorti, dal Presidente della Sezione Orazio Pavesi e da un folto gruppo di amici, con l’autorevole presenza del Gen. Bruno Tosetti, a cui nel 1982 fu affidato il comando della prima missione di pace in Libano, salgono sul pullman che li conduce all’aeroporto Malpensa per imbarcarsi sull’aereo che li condurrà a Palermo. A completare il gruppo manca il Presidente onorario Cav. Gr. Cr. Ambrogio Locatelli impegnato in una trasferta a Seul. A bordo del pullman messo a disposizione dall’agenzia organizzatrice, la città siciliana li accoglie festosa e mette in mostra i suoi gioielli di epoca arabo-normanna al gruppo ancora assonnato, ma pronto a godere delle bellezze palermitane, della bellissima cattedrale di Palermo e della favolosa cattedrale di Monreale. A raduno concluso un tour di cinque giorni li porterà fino alla costa orientale della Sicilia. Il mattino di domenica 29 maggio, migliaia di bersaglieri giunti da molte regioni italiane si apprestano alla sfilata sul lungomare di Palermo, alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito Italiano Danilo Errico e del Ministro della difesa Roberta Pinotti,  del presidente nazionale bersaglieri  generale Marcello Cataldi e del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che rendono onore al gonfalone di Palermo decorato con medaglia d’oro al valor militare, alla presenza di numerosi cittadini giunti ad assistere al raduno e posizionatisi lungo il percorso di oltre quattro chilometri. Nei loro discorsi introduttivi per il saluto ai “fanti piumati” e alla varie rappresentanze delle discipline militari postesi in parata, ricordando l’eroico sacrificio del capitano dei bersaglieri Giuseppe La Rosa, il generale Errico e il ministro Pinotti hanno evidenziato l’importanza del corpo dei bersaglieri che esprimendo grandi valori di solidarietà dal 1836 anno della loro fondazione a oggi hanno contribuito a tutte le emergenze del Paese, fino all’operazione “Strade Sicure” e alle molte operazioni internazionali, capaci di agire su terreni impervi “gettando il cuore oltre l’ostacolo”. Concluso il cerimoniale iniziale, che ha regalato momenti di autentica commozione, e dopo l’omaggio del cappello piumato al ministro Pinotti e il passaggio del testimone al sindaco di Pescara per il raduno del 2017, alcuni gruppi folcloristici siciliani hanno presentato le loro esibizioni. Ed ecco le fanfare siciliane che orgogliosamente giungono correndo sotto il palco delle autorità seguite dalla sfilata delle varie regioni coni loro labari, alcuni dei quali sostengono numerose decorazioni che ricordano il valore dei numerosi bersaglieri caduti in difesa della Patria. Sotto un sole che si fa sempre più cocente, fortunatamente mitigato dalla brezza marina, sfilano anche i bersaglieri di Abbiategrasso due dei quali sostengono lo striscione della Provincia di Milano seguito dalla Fanfara di Milano e dal labaro della sezione Montorfano. La sfilata si conclude e il gruppo di Abbiategrasso si dispone a proseguire il giro culturale organizzato dalla propria sezione che li porterà in visita al santuario di Santa Rosolia sul monte Pellegrino e nei giorni successivi alla visita delle meraviglie archeologiche e paesaggistiche della costa orientale, dai templi greci di Agrigento, alla romana Villa del Casale di Piazza Armerina, ai fasti del barocco di Noto, all’isola di Ortigia di Siracusa, dove fanno risuonare il canto della Ricciolina all’interno dell’orecchio di Dionisio, fino al teatro greco diTaormina, per concludere la visita a Catania, che segnerà la fine del giro e la partenza a tarda sera del 1° giugno dall’aeroporto di Catania. Un percorso ricco per conoscere una Regione alquanto lontana da Abbiategrasso capace di offrire notevoli spunti di storia e di gastronomia, abbondantemente offerta da vari splendidi alberghi che via via ospitano i bersaglieri abbiatensi, i quali giungono sfiniti ma felici al Parco dei Bersaglieri di Abbiategrasso per far rientro ciascuno nella propria abitazione, dopo aver condiviso per cinque giorni un’avventura davvero fantastica. Anita Battaglia