ABBIATEGRASSO – Nel weekend del 1° maggio, all’autodromo di Monza si sono svolte le gare del Campionato italiano Gran Turismo, a cui ha preso parte anche il pilota abbiatense Gianni Giudici alla guida di una Maserati GranTurismo in versione Trofeo. Per l’occasione, con la rivista “Arbiter”, punto di riferimento per l’uomo “elegante” nei modi e nell’abbigliamento, accessori compresi e quindi gli orologi, è stato ripreso un vecchio esperimento fatto nel 1980 alla 24h di “Le Mans”, durante la quale era stato alloggiato un orologio, un Baume & Mercier Riviera, al centro del cerchio di una BMW M1 con l’obiettivo di verificare la resistenza dell’orologio alle difficoltà date dalla temperatura dei freni che raggiunge anche gli 800°, dalla rotazione delle ruote la cui frequenza va oltre le 2100 al minuto e dalle eventuali intemperie che non sono mancate questo 1° maggio. Un esperimento che prova a dimostrare come, nonostante le condizioni avverse l’orologio sulla macchina da corsa, misuri lo stesso tempo di quelli presi dai tecnici dal muretto, non l’orologio quindi con i suoi meccanismi perfetti e indipendenti da ogni sollecitazione, ma il trascorrere del tempo rimane l’unico avversario e limite nel contesto delle corse, in cui la velocità è vincente. L’esperimento è riuscito, il tempo registrato dall’orologio Baume & Mercier Capeland, edizione speciale Shelby Cobra, in versione giallo e nera, è risultato lo stesso cronometrato dai tecnici. Al pilota è stato richiesto di indossare per l’occasione, anche solo metaforicamente, il camice da scienziato del tempo e della velocità e di assicurare una guida veloce ma anche ‘pulita’ perché l’orologio non subisca danni, una prova di stile, adatta a due oggetti, macchina e orologio di alta classe che Gianni Giudici ha portato a termine con successo. Ne parleranno i giornali di settore, di auto e orologi, riportiamo la curiosa notizia perché  il protagonista è abbiatense e ha dotato la città di un ‘Museo della Velocità’, una risorsa da valorizzare così come le competenze di un pilota che molto avrebbe da dire sulla guida sicura e sui motori  a tanti giovani appassionati da ‘guidare’ nel loro cammino di crescita. E.G.