ALBAIRATE L’acquazzone improvviso ci ha messo lo zampino, ma fortunatamente non ha evitato di rimandare l’incontro tra la cittadinanza e l’Amministrazione fissato lo scorso 15 giugno per discutere principalmente della situazione del Parco di via De Gasperi. La riunione è stata spostata in Aula Consiliare  dove sono arrivati diciotto cittadini abbastanza stanchi degli atti vandalici in genere e del disturbo alla quiete pubblica ad opera di giovanissimi che si ritrovano nei tre parchi comunali, davanti alle Poste o vicino al cimitero. Una mamma ha subito rotto il ghiaccio chiedendo informazioni sulla situazione del Parco Carducci; pronto nella risposta Ettore Bortolotti dell’Ufficio Tecnico e al momento Comandante dei Vigili fin quando non arriverà il nuovo responsabile: gli alberi, il terreno e la recinzione saranno sistemati per le primavera del prossimo anno con i 50.000 euro degli scomputi urbanistici poiché sull’area è prevista la costruzione di piccole palazzine. Al momento verrà messa una cartellonistica con i divieti di ingresso. Ma a preoccupare gli intervenuti sono stati i recenti atti vandalici al parchetto di via De Gasperi: il papà della bambina che usando lo scivolo si è ritrovata con i vestiti sporchi ha sottolineato le conseguenze pericolose di questi atti: “E se su quello scivolo ci fossero stati dei cocci di bottiglia?” ha chiesto preoccupato. La richiesta da parte dei cittadini è quella di mettere videocamere e un’illuminazione adeguata. Il sindaco Giovanni Pioltini, pur ribadendo suo malgrado la situazione incresciosa sul fronte sicurezza (“Abbiamo una pattuglia serale che dobbiamo condividere con 14 comuni!”), ha risposto con la messa in bilancio di 30.000 euro destinati proprio al parco telecamere che andranno gestite in modo intelligente. Il sindaco ha informato i cittadini che il Comune si sta avvalendo degli educatori della Cooperativa Sofia, i quali stanno girando cercando di agganciare i ragazzini che girano annoiati per il paese: è stato fatto un apericena al Parco Bellini, è stato chiesto ai ragazzi che cosa desiderino, il sindaco stesso ha cercato di parlare con loro, ma nonostante non abbia avuto subito un riscontro positivo è convinto che insieme, e sul lungo periodo, qualcosa si possa fare. Il problema quindi si è spostato dal profilo puramente pragmatico (controlli, sanzioni, telecamere) a quello più strettamente educativo: una mamma infatti ha chiesto di mettere a disposizione per i ragazzi un posto dove i minori possano ritrovarsi, ma con dei progetti per evitare che si annoino. L’esperimento però era stato già fatto con la passata Amministrazione, ma non aveva avuto successo poiché i ragazzi non volevano essere “controllati” dai diciotto – ventenni: condizione necessaria per l’attuazione dell’iniziativa. Per altri cittadini, pur riconoscendo questa richiesta, i problemi più gravi da risolvere sono i rifiuti e gli atti vandalici i cui autori devono essere comunque individuati e sanzionati mentre per il sindaco il messaggio che deve anche passare è la cultura dell’appartenenza al luogo pubblico. Due famiglie si sono impegnate a chiudere il parco di via De Gasperi in orario serale con autorizzazione comunale. Il sindaco, che nel frattempo valuterà le osservazioni e le proposte emerse nell’incontro, ha ribadito che nel caso di dovesse essere testimoni di atti vandalici o di disturbo alla quiete pubblica occorre telefonare ai Carabinieri i quali non sono tenuti a divulgare i nomi dei segnalatori. Invece le foto che ritraggono i ragazzi mentre compiono atti di vandalismo hanno meno valore legale sia per via della privacy sia per l’età degli stessi che a volte sono minorenni. Presto ci sarà un nuovo incontro in presenza delle forze