MAGENTA – Sono state 150 le domande presentate alle quattro scuole materne magentine, ma a disposizione ci sono solo 96 posti. Una problematica che purtroppo si riscontra non solo a Magenta ma in parecchi se non quasi tutti i comuni. Questa situazione ha fatto nascere molti malumori tra diversi genitori, che essendo lavoratori si troverebbe così costretti a inserire i propri figli in strutture paritarie private con annesso una retta parecchio onerosa. “La condizione di base è che la domanda supera l’offerta, in ogni caso i due istituti hanno seguito il principio della lista unica dando delle priorità e degli sbarramenti. – ha premesso l’assessore all’Istruzione Paola Bevilacqua – Abbiamo deciso di dare priorità ai residenti e poi ancora ai bambini i cui genitori lavorano entrambi e infatti, di quest’ultimi, nessuno è rimasto escluso. C’è poi lo sbarramento imposto per legge del 30 per cento di presenza straniera in ciascuna scuola materna che non può essere superato. Ecco perché anche l’anno scorso chi è rimasto in lista di attesa era prevalentemente straniero. – ha spiegato – Ci sono casi in cui non si riesce a collocare il bambino perché i genitori si precludono l’entrata in alcune scuole piuttosto che in altre. Mi spiego meglio: al momento della domanda consigliamo sempre di indicare tutte e quattro le materne comunali in ordine di preferenza. Se nella prima non c’è posto si passa alla seconda e così via. Il problema è che alcuni hanno indicato solo una scuola e quindi se in quella non c’era posto sono rimasti ‘tagliati fuori’”.
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