CISLIANO – Siè tenuta, la sera dello scorso venerdì 4 febbraio, la Messa e la successiva fiaccolata per ricordare la tragica e prematura scomparsa di Pietro Sanua. L’evento commemorativo, al quale ha partecipato anche il sindaco di Cisliano Luca Durè, si è tenuto a Corsico, città dove il commerciante cislianese è stato brutalmente ucciso all’alba del 4 febbraio 1995, mentre stava per allestire la sua bancarella del sabato mattina, dopo aver denunciato un giro di tangenti e il racket legato al mondo del commercio floro-vivaistico. Sanua era un cittadino cislianese, trasferitosi dal sud Italia per cercare lavoro e proprio qui in provincia l’aveva trovato come ambulante che vendeva nei mercati fiori e piante. Lavoro che il concittadino Sanua ha svolto fino al giorno della sua prematura morte per mano della criminalità organizzata nel lontano 1995. È stato proprio il sindaco di Corsico, Stefano Martino Ventura, a sottolineare l’esempio e l’importanza di Pietro Sanua per la comunità di Corsico e di Cisliano. “Un esempio – ha affermato il sindaco – di coraggio e di lotta contro la ‘ndrangheta e tutte le mafie”. All’incontro con la cittadinanza presso la chiesa di Sant’Antonio e alla successiva fiaccolata hanno partecipato, oltre ai due primi cittadini di Corsico e di Cisliano, anche la coordinatrice della direzione distrettuale antimafia A. Dolci, il professor Nando Dalla Chiesa, direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata, nonché presidente onorario di Libera, e il figlio dello stesso Sanua, Lorenzo, referente del presidio “Angelo Vassallo” per Libera nel sud-ovest milanese. La cerimonia, conclusasi con la fiaccolata, ha visto presenti non solo cittadini di Corsico, ma anche di Cisliano che, a distanza di molti anni, vogliono ancora ricordare la tragica morte del loro concittadino, della quale oggi non si conosce ancora il colpevole. Giacomo Menescardi