ABBIATEGRASSO – Una nuova Associazione di Promozione Sociale (A.P.S.) che promuove eventi per sostenere le realtà del territorio che offrono servizi socio sanitari, come l’Hospice, “Amicizia è Vita” si è costituita l’8 marzo scorso e già a giugno ha organizzato con Consuelo Lara Giusti lo spettacolo di danza al Teatro Nuovo di Magenta che ha affascinato 250 spettatori e permesso di devolvere all’Hospice 4000 euro.

La consegna ufficiale, ripresa in diretta Fb, mercoledì 7, sulla terrazza della struttura di via Dei Mille, una realtà che dal 1994 è diventata sempre più preziosa per il territorio.

Nata per rispondere all’emergenza dei malati terminali di Aids, una malattia in quegli anni sconosciuta e terribile che portava, in tempi più o meno lunghi, quasi sicuramente al decesso, persone per lo più giovani. Dopo 28 anni l’Hospice è considerato un’eccellenza a livello regionale e nazionale, un autorevole punto di riferimento per le cure palliative.

Poco prima della conferenza stampa con l’associazione “Amicizia è Vita”, abbiamo chiesto al direttore Luca Moroni di descrivere la situazione attuale dell’Hospice.

“Già prima del Covid- ha detto- le Cure Palliative avevano una diffusione costante anche perché la sanità deve fare i conti con i bisogni di una popolazione che invecchiando esprime bisogni diversi a causa di malattie croniche che evolvono e che devono essere seguite non solo negli ospedali per le acuzie ma in strutture residenziali come RSA, Hospice o a casa loro.

A queste esigenze risponde l’Hospice che, per far fronte alle richieste, necessita continuamente di aumentare il proprio organico. Ora abbiamo 7 medici che, oltre ai 14 pazienti ricoverati, ne assistono una sessantina al domicilio, 18 gli infermieri che affiancano i medici, 9 oss, 2 psicologhe, 2 fisioterapisti, un assistente sociale e un’educatrice.

In questi anni di Covid, i 251 pazienti in Hospice e i 465 seguiti al domicilio hanno potuto beneficiare, contrariamente a quanto è avvenuto in altre strutture, di poter continuare a relazionarsi con i propri familiari, non sono mai stati isolati.

E’ stato possibile grazie all’importante contributo dei volontari all’organizzazione degli incontri, nel rispetto rigoroso di tutte le regole e prescrizioni.

Dopo il Covid, il PNRR e la riforma sanitaria lombarda, la legge 22 identifica come paradigmatica la realtà delle cure palliative, interpreti di una sanità che risponde ai bisogni della popolazione.

Tra gli obiettivi primari, con lo sviluppo delle cure domiciliari, la presa in carico del 10% degli over 65 entro il 2026″.

Ma per raggiungere questi obiettivi occorre sempre più personale che deve anche ricevere una retribuzione adeguata. L’aumento dei costi rischia di mettere a rischio la crescita dei servizi richiesti all’Hospice, realtà indispensabile per rispondere a una sempre maggiore domanda da parte di molte famiglie del territorio.

Ma proprio perché l’Hospice di Abbiategrasso è una presenza preziosa, associazioni come “Amicizia è Vita” continueranno, come altri, ad esprimere gratitudine, sostenendolo concretamente. E.G.