ABBIATEGRASSO – Se i femminicidi avvengono quasi settimanalmente, come tristemente riportano gli ultimi episodi di cronaca, non ci devono essere stagioni che tengano per sensibilizzare le persone e in primis gli uomini su questi gravissimi episodi ai quali purtroppo ci stiamo quasi abituando. Questo è il motivo per cui Iniziativa Donna ha deciso di indire per sabato 2 luglio, alle 18.00, in piazza Castello, un’altra manifestazione contro i femminicidi senza aspettare il prossimo 25 novembre, giornata nazionale contro la violenza alle donne. “Sessanta donne uccise all’inizio dell’anno – afferma Nunzia Fontana, Presidente di Iniziativa Donna – sono davvero tante, troppe: dobbiamo continuare a dare testimonianza dell’indignazione per questi femminicidi che hanno toccato l’apice con l’uccisione della giovane Sara Di Pietrantonio. Il problema è degli uomini ed è un problema culturale: le donne devono essere amate in modo diverso, in modo più sano e rispettoso anche quando la relazione finisce, che è il momento molto delicato durante il quale purtroppo avvengono gli episodi. Nessuna donna deve annullarsi per un uomo né deve essere annullata da un uomo” conclude Nunzia Fontana. L’evento, che non sarà un flashmob, prevede istallazioni artistiche giocate sul filo del rosso, colore simbolo, così come rossi devono essere gli indumenti (ne basta anche uno solo) indossati dai partecipanti. Il Comune di Abbiategrasso supporta la manifestazione e dal 7 giugno simbolicamente ha esposto un drappo rosso fuori dal palazzo comunale in segno di condivisione e partecipazione. “A quelli consapevoli che, come noi, provano orrore di fronte alla violenza contro le donne che si ripete con sempre maggiore orrore dico: non lasciateci sole, dobbiamo unire le forze per proteggere le nostre ragazze. Invece, ai violenti dico: rassegnatevi perché noi donne non rinunceremo mai ai nostri diritti. Non ce li strapperete neanche con la violenza. Noi e le nostre ragazze non rinunceremo alle libertà che abbiamo conquistato” (Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati). Simona Borgatti