ROBECCO S/N – Un altro successo per i militari dell’Arma dei Carabinieri di Abbiategrasso. Dopo tanti servizi finalizzati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, durante la mattinata del 1° aprile, i militari dell’aliquota radiomobile, transitando davanti alla ditta Gaggia di Robecco sul Naviglio, hanno notato che il cancello d’ingresso era aperto. Poiché la stessa ditta era stata già oggetto di altri furti, i militari sono entrati all’interno del cortile per verificare che tutto fosse in regola. Durante la perlustrazione, i militari hanno notato tre individui intenti ad asportare del materiale. Prontamente, i carabinieri hanno cercato di bloccarli ma i malviventi sono riusciti a divincolarsi e a scappare. Due individui hanno iniziato a correre verso un’autovettura con la quale si sono dati alla fuga; il terzo individuo, invece, è scappato nei campi limitrofi alla ditta facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri dell’aliquota radiomobile sono saliti prontamente sulla “gazzella” e hanno inseguito l’autovettura con a bordo i due fuggitivi. Gli stessi, senza alcun timore per l’incolumità degli altri utenti della strada, a folle velocità hanno percorso le vie del centro cittadino di Robecco sul Naviglio, sempre inseguiti dai carabinieri. Giunti in via Industrie del comune di Cassinetta di Lugagnano, i militari dell’Arma con una manovra coraggiosa sono riusciti a superare i malviventi e, sprezzanti del pericolo, hanno fermato la “gazzella” davanti all’auto dei fuggitivi per bloccarla. I due ladri hanno cercato nuovamente di scappare ma sono stati prontamente bloccati all’interno della loro autovettura e tratti in arresto. Le immediate indagini hanno consentito di restituire la refurtiva al legittimo proprietario e a rintracciare il terzo malvivente, che nel frattempo aveva trovato rifugio in una casa nel comune di Arconate. I primi due malviventi, P.A. di 22 anni e M.E. di anni 21, residenti nel castanese, sono stati giudicati nella stessa giornata dal tribunale di Pavia che li ha condannati alla pena di dieci mesi e duecento euro di multa, pena sospesa a causa della loro incensuratezza. Il terzo malvivente invece è stato deferito in stato di libertà sempre alla magistratura di Pavia.