ABBIATEGRASSO – Spesso le emozioni più intense sono scatenate dal gusto: un nuovo piatto, un nuovo ingrediente, una ricetta mai provata e d’improvviso cambia l’umore della giornata. Quanto è importante dunque la cucina nella vita di tutti i giorni? Molto. Lo sa bene Abbiategrasso che proprio sull’arte della cucina punta tutto il suo splendore. Abbiategusto che, al suo ventesimo anno di attività, non smette di stupire, quest’anno più che mai grazie alla preziosa presenza degli stand Slow Food. Come ogni Abbiategusto che si rispetti la kermesse è esplosa per tutta la città: dall’irrinunciabile quartiere Fiera con i numerosi stand provenienti da tutta Italia, tra le vie della città grazie ad un sempre più apprezzato #Fuori Abbiategusto, grazie a ConfCommercio e i suoi negozianti, fino in piazza Castello dove non potevano mancare gli Alpini in collaborazione con gli Amici della Cappelletta che hanno sfornato polenta e vin brulè senza sosta, e infine c’è l’Annunciata. L’amato e odiato complesso è stato il ricettore dei tre appuntamenti più attesi: si è partiti venerdì con un elegante, soft apericena organizzato in collaborazione con la Consulta Giovani che ha portato l’azzeccatissimo dj set di Tagliabue. Un’atmosfera dal respiro milanese e gourmet per una serata che ha convinto, con una buona affluenza. È stato poi il momento dell’atteso Alessandro Borghese con la cena di gala, per concludersi con la cena della domenica con Ezio Santin ad opera della celebre Antica Osteria del Ponte. Il clima gelido di questo weekend non ha fermato gli abbiatensi e curiosi accorsi in tanti presso la Fiera e in piazza Castello per una rassegna enogastronomica dal respiro nazionale. Glielo ha riconosciuto anche l’ex Ministro delle politiche agricole alimentari GianMarco Centinaio durante l’inaugurazione di venerdì sera: “Vent’anni sono un bel numero, iniziative come questa sono molto importanti perché servono a valorizzare non solo il territorio ma quello che viene prodotto dal nostro territorio. L’Italia è un Paese riconosciuto a livello mondiale per la qualità e la quantità dei suoi prodotti, pensate a quanti prodotti dell’agroalimentare ci sono da Bolzano a Lampedusa, provate a pensare a quanti tipi di salumi, formaggi, vini ci sono nel nostro Paese, questo è il bello del nostro Paese. E quando ci sono iniziative come questa bisogna essere orgogliosi”. È poi intervenuto il presidente di Città Slow, Pier Giorgio Oliveti: “Grazie a organizzatori e produttori. Vent’ anni di Città Slow (nata nel 1999) e vent’anni di Abbiategusto, qui vanno i complimenti a tutte le Città slow che lavorano all’insegna della qualità per tutti”. Presentata infine la nuova presidente del Parco del Ticino Cristina Chiappa. “Vent’anni di Abbiategusto dove il Parco del Ticino ha partecipato, una vetrina per il Parco che ci ha permesso di far conoscere il buono del nostro territorio perchè il Parco non è solo ambiente ma anche valorizzazione che ci permette di conoscere sempre più a fondo ciò che ci circonda”. Abbiategusto si conferma un evento per tutti i palati: dalle ostriche dei Sotterranei del Castello, passando per le cene di gala dell’Annunciata, i food truck, la polenta nostrana e il pan mein di piazza Castello, le novità ed eventi presso i negozi del centro città, fino ai menù appositamente studiati per arrivare ai pregiatissimi prodotti presenti negli stand dello spazio fieristico. I.S.
Nessun commento