TREZZANO S/N – Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale, Consiglio Comunale dei ragazzi, Protezione Civile, Polizia Locale, Coordinamento dei Comitati di Quartiere (nel quale è rientrato il Mezzetta), Associazione carabinieri, tutti uniti attorno al monumento al giudice Falcone, il primo monumento dedicato all’uomo del quale la mafia aveva tanta paura da farlo saltare con una enorme quantità di esplosivo, assieme alla sua compagna e alla scorta. Era il 1992. Il monumento realizzato dallo scultore Silvio Romano e inaugurato alla presenza del magistrato Livia Pomodoro è ancora lì, mantenuto pulito dal Comitato di Quartiere. Il suo autore non c’è più ma a salvarci resta la memoria. La memoria di chi ha realizzato il monumento, la memoria della strage di Capaci, la memoria delle persone alle quali il monumento è dedicato, i cui nomi anche quest’anno sono stati tutti ricordati dal Sindaco Fabio Bottero. Si tratta del giudice Giovanni Falcone, della sua compagna Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Noi abbiamo incontrato il dodicenne Davide Zatti, attuale sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi. “Queste commemorazioni, – ci ha detto – sono un’opportunità per noi ragazzi di capire quello che è successo, quello che hanno fatto a Falcone. Lo hanno ucciso. Lo hanno fatto saltare in aria sull’autostrada. E’ stata la mafia. Perché lui combatteva la mafia”. Valentina Bufano
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