ABBIATEGRASSO – Un bollettino quotidiano per contare nuove vittime e contagiati. L’aumento dei casi è esponenziale e non si sa ancora se il picco è arrivato oppure no. Il sindaco Nai, come i suoi colleghi, ogni giorno fornisce i numeri in base alle informazioni ufficiali di ATS che gli arrivano dal Prefetto. Numeri che a loro volta attendono gli ultimi continui aggiornamenti dai risultati dei tamponi eseguiti nei giorni precedenti. La speranza di tutti è di poter verificare entro pochi giorni che le strategie adottate e i sacrifici dovuti alle misure adottate sono serviti e l’epidemia è in calo. Un’epidemia di cui si parla in continuazione con pluri interviste soprattutto agli esperti virologi che avendo spesso visioni diverse contribuiscono a confondere ancora di più chi li ascolta. Una sola certezza: questa pandemia ha cambiato per sempre il nostro mondo. Niente sarà più come prima, l’unico dato positivo ora è che l’ambiente ne sta traendo beneficio e che forse ci aiuta a capire che la qualità dell’ambiente è un valore irrinunciabile per il nostro futuro. La sfida più grande sarà la gestione del dopovirus , serviranno misure economiche straordinarie per affrontare la catastrofe dovuta alla chiusura . Una catastrofe che inevitabilmente ci attende e che sembra destinata a distruggere la maggior parte del tessuto produttivo, delle attività in ogni settore se non adeguatamente supportate. Per l’Unione Europea sarà la prova che ne decreterà la fine o un inizio completamente diverso e utile davvero a tutti gli Stati membri. Al primo posto in questo momento ci dev’essere senz’ombra di dubbio la tutela della salute di ogni cittadino ma anche le strategie politiche e i decreti governativi e regionali non sono univoci e sono diversamente interpretabili. Le comunicazioni del premier Conte nella tarda serata di sabato che ancora una volta hanno preceduto la pubblicazione del Decreto Ministeriale hanno suscitato domande a cui è difficile rispondere. Domenica mattina ad esempio anche all’Eco sono arrivate richieste di chiarimento da parte di titolari di aziende del territorio per sapere se possono continuare a lavorare o se devono avvisare i dipendenti che da lunedì 23 troveranno chiuso. Questo perché appartengono a filiere che possono rimanere aperte in quanto ritenute strategiche, ma di cui sono anelli secondari. Anche per quanto riguarda l’emergenza sanitaria le strategie regionali sono diverse, il governatore del Veneto ha potenziato e rimesso in funzione 5 ospedali oltre a voler sperimentare il metodo usato dalla Corea, ovvero tamponi per tutti anche per strada, per individuare gli asintomatici positivi e interrompere le catene di trasmissione del virus. In Lombardia, a Milano si organizza un costoso ospedale temporaneo in Fiera quando ci sono ospedali da ottimizzare, riutilizzabili, su cui fare un investimento produttivo. A questo proposito questo numero dell’Eco ospita diversi articoli. Foto dell’abbiatense Mario Pala, appassionato di fotografia. E.G.
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