ABBIATEGRASSO – Anche Abbiategrasso è stata colpita dalla “psicosi” legata al Coronavirus. Tanti cittadini hanno segnalato attraverso i social, documentando con fotografie, quanto stava accadendo nella giornata di domenica “per paura di una quarantena”. Le foto condivise sui social hanno amplificato ulteriormente la paura e chi non pensava di fare la spesa… alla fine si è fatto assalire dall’ansia di non trovare più nulla. E così c’è stato un vero assalto ai supermercati, Esselunga e tanti altri, dove sono andati a ruba soprattutto beni di prima necessità, pasta, pelati, alimenti in scatola e ovviamente prodotti igienizzanti come salviette disinfettanti e Amuchina (già domenica mattina all’Esselunga un foglio avvisava che l’Amuchina era finita). Scene descritte come “apocalittiche”, nell’abbiatense come a Milano e in provincia: carrelli pieni, scaffali svuotati, lunghe code alle casse, una corsa smaniosa quasi “isterica”, come se ci fosse il rischio imminente di una guerra. La guerra c’è, ma è quella al virus, che si combatte con responsabilità e intelligenza, senza farsi prendere dal panico, informandosi correttamente, seguendo scrupolosamente le regole date dal Ministero, dalla Regione, dai Comuni, per impedire che l’epidemia si diffonda ulteriormente (non perché sia estremamente aggressiva per tutti e con un tasso di mortalità altissimo- ce lo dicono i dati che non è così-, ma perché il sistema sanitario farebbe ancora più fatica a gestire un così grande numero di malati in così breve tempo, oltre alle ripercussioni su tutta l’economia e sui servizi che si fermerebbero a causa del gran numero di persone ammalate contemporaneamente), affinché, appunto, non diventi una pandemia fuori controllo e siano protette le persone più deboli. Tutti dovremo fare dei sacrifici: chi più (gli abitanti dei Comuni in zona “rossa”, cioè nei “focolai”, che devono fare un sacrificio maggiore perché hanno regole più dure e restrittive come il divieto di uscire dal paese), chi meno (come i residenti delle zone considerate “gialle”, cioè tutto il resto della Lombardia ad esempio, che hanno regole precise come stabilisce l’ordinanza che abbiamo pubblicato, emanata dai sindaci dell’abbiatense). Nei Tg e nei tanti servizi di approfondimento intervengono esperti, virologi e medici che ci forniscono dati su mortalità e guarigioni, dati che dovrebbero rassicurarci e farci ragionare, senza sottovalutare il problema, certo, ma evitando di farsi prendere dal panico. In merito all’approvvigionamento alimentare, durante la trasmissione “Che Tempo Che Fa” il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottolineato che “non c’è alcun motivo di preoccupazione”: niente corsa all’accaparramento perché “non siamo di fronte a una carestia alimentare”. “Adotteremo tutte le misure per assicurare il costante approvvigionamento alimentare della popolazione (dice riferendosi in particolare alle zone rosse), che deve stare tranquilla, sia perché ci sarà un’assistenza sanitaria costante sia perché interverremo per gli approvvigionamenti. E in merito all’aumento dei prezzi per i disinfettanti delle mani, venduti su Internet a prezzi folli (200 euro) con le mascherine, si tratta di “speculazioni” da condannare. Infine, è di lunedì una nota di Esselunga (fonte Adnkronos): “Esselunga è al lavoro per risolvere l’emergenza rifornimenti scatenata dalla corsa ai supermercati che ieri ha esaurito le scorte in molti negozi della catena a Milano per la paura di una quarantena da Coronavirus. ‘Stiamo risolvendo le problematiche legate ai rifornimenti, c’è stata un’enorme affluenza di clienti a cui non eravamo preparati’. Al momento, la situazione sarebbe sotto controllo. Il servizio online è andato in tilt ieri in più occasioni proprio per la grande affluenza sul sito, che ora ha ripreso a funzionare. Non ci sono allarmismi né disfunzioni”. Ricordiamo che ad Abbiategrasso il mercato si svolgerà regolarmente, sia martedì che venerdì e anche nel weekend (solo alimentari nel weekend). Salvo nuove disposizioni. S.O.
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